Neuralink ottiene l’approvazione per impiantare il chip cerebrale in un secondo paziente
Neuralink, la startup di chip cerebrali fondata da Elon Musk, ha ricevuto l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti per procedere all’impianto sperimentale del suo chip cerebrale Telepathy in un secondo paziente.
Questa decisione arriva dopo i problemi riscontrati con il primo partecipante al test, Noland Arbaugh. Per affrontare queste difficoltà , Neuralink ha apportato alcuni aggiustamenti, tra cui l’inserimento di alcuni dei sottilissimi fili del dispositivo più in profondità nel cervello.
Neuralink prevede di espandere il test a 10 partecipanti entro quest’anno, consentendo loro di interagire con i computer usando solo il pensiero. L’obiettivo principale del progetto, noto come PRIME Study, è sviluppare un “interfaccia cervello-computer completamente impiantabile e wireless” che permetta agli utenti di controllare un cursore del computer o una tastiera solo con il pensiero.
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Questa tecnologia rivoluzionaria avrebbe il potenziale per offrire trattamenti trasformativi per disabilità fisiche come cecità e paralisi, oltre che per condizioni come autismo, depressione, obesità e schizofrenia.
Il chip Telepathy di Neuralink è stato impiantato per la prima volta alla fine di gennaio in Noland Arbaugh, un quadriplegico di 30 anni. Il chip gli ha permesso di controllare un mouse del computer usando solo i suoi pensieri senza effetti avversi iniziali. Tuttavia, circa un mese dopo l’intervento, Arbaugh ha notato che il dispositivo non funzionava più correttamente, in quanto la maggior parte dei fili impiantati nel suo cervello si erano staccati.
Per affrontare questo problema, Neuralink ha proposto e la FDA ha approvato una soluzione per impiantare i fili più in profondità , a 8 millimetri nella corteccia motoria del cervello, rispetto ai 3-5 millimetri del primo paziente. Questa procedura è prevista per giugno, con altri 8 partecipanti programmati per i test entro la fine dell’anno.
Oltre 1.000 quadriplegici si sono iscritti al registro dei pazienti di Neuralink, a dimostrazione dell’interesse per questa tecnologia rivoluzionaria che potrebbe migliorare drasticamente la qualità della vita di persone con gravi disabilità fisiche.
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