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OpenAI de-censura ChatGPT: addio restrizioni su temi controversi

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OpenAI, l’azienda dietro il famoso chatbot ChatGPT, ha recentemente aggiornato il suo Model Spec, il documento che definisce i principi guida per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Questa modifica segna un cambiamento significativo nel modo in cui i prodotti aziendali, tra cui ChatGPT, rispondono alle conversazioni degli utenti, specialmente su argomenti complessi e controversi.

Da un approccio cauto a una maggiore apertura

In passato, OpenAI aveva imposto restrizioni rigorose a ChatGPT, vietandogli di esprimersi su temi sensibili come la politica. L’obiettivo era evitare che il chatbot potesse influenzare le opinioni degli utenti o generare contenuti potenzialmente divisivi. Tuttavia, con l’aggiornamento del Model Spec, l’azienda ha deciso di adottare un approccio più “aperto”. I modelli linguistici non cercheranno più di indirizzare le opinioni degli utenti in base agli obiettivi degli sviluppatori, ma forniranno invece una gamma più ampia di prospettive su argomenti complessi.

Nel nuovo documento, OpenAI afferma: “Crediamo nella libertà intellettuale, che include la libertà di parlare, ascoltare e discutere idee. [Il modello] non deve evitare o censurare argomenti in un modo che, se ampiamente utilizzato, comporterebbe l’esclusione di determinati punti di vista dalla vita pubblica.” Questo cambiamento riflette una volontà di promuovere un dialogo più inclusivo e pluralistico, pur mantenendo un certo livello di controllo.

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Limiti e neutralità: un equilibrio delicato

Nonostante questa maggiore apertura, ChatGPT non ha ottenuto una libertà d’azione completa. OpenAI ha semplicemente ridotto il numero di avvisi e restrizioni quando si discutono argomenti controversi, spingendo il chatbot ad assumere una posizione più neutrale nelle risposte. Ad esempio, se un utente chiede a ChatGPT di esprimere un’opinione su un tema politico, il modello potrebbe presentare diverse prospettive senza schierarsi apertamente.

Tuttavia, alcuni limiti rimangono invariati. Richieste relative alla creazione di codice dannoso, al supporto della violenza o ad attività illegali continueranno a essere bloccate. OpenAI mantiene quindi un controllo attento su ciò che il modello può o non può fare, bilanciando apertura e responsabilità.

Questa modifica al Model Spec potrebbe avere un impatto significativo sull’esperienza degli utenti. Da un lato, ChatGPT diventerà uno strumento più versatile e utile per esplorare temi complessi, offrendo una gamma più ampia di opinioni e informazioni. Dall’altro, potrebbe sollevare nuove preoccupazioni riguardo alla diffusione di disinformazione o alla manipolazione delle opinioni, specialmente in contesti sensibili.

OpenAI sembra consapevole di queste sfide e sta cercando di trovare un equilibrio tra libertà di espressione e sicurezza. L’obiettivo è creare un modello che sia sia informativo che responsabile, senza cadere nella censura o nella polarizzazione.

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