OpenAI potrebbe trasformare ChatGPT nel sistema operativo del futuro

OpenAI sta pensando in grande: trasformare ChatGPT da semplice chatbot in una piattaforma completa, un ambiente dove intelligenza artificiale, app e servizi digitali si fondono in un unico ecosistema. L’idea, ancora in fase di valutazione, è quella di creare una nuova forma di sistema operativo per la vita digitale.
Un progetto che punta oltre il chatbot
In un’intervista a TechCrunch, il CEO di ChatGPT, Nick Turley, ha rivelato che OpenAI sta valutando la possibilità di far evolvere il suo assistente AI in qualcosa di più simile a un browser universale: un punto d’accesso intelligente dove comunicare, lavorare, studiare e creare senza uscire dall’app.
Secondo Turley, proprio come i browser sono diventati il centro dell’esperienza web, ChatGPT potrebbe diventare la nuova “interfaccia” del mondo digitale.

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ChatGPT come “hub” di app e servizi
Il recente lancio delle app di terze parti all’interno di ChatGPT rappresenta il primo passo in questa direzione.
Gli utenti possono già prenotare viaggi, ordinare cibo o seguire corsi online direttamente dall’interfaccia, mentre gli sviluppatori possono pubblicare applicazioni per gli oltre 800 milioni di utenti attivi della piattaforma.
OpenAI sembra quindi voler trasformare ChatGPT in un ecosistema AI aperto, dove le conversazioni diventano strumenti di produttività.
Collaborazioni d’élite e un possibile browser proprietario
Turley non ha nascosto che OpenAI sta collaborando con ex designer Apple guidati da Jonathan Ive. Secondo diverse fonti, l’azienda potrebbe essere al lavoro su un browser proprietario, progettato per integrare app e servizi in un’unica interfaccia alimentata dall’intelligenza artificiale.
Se il progetto andrà avanti, OpenAI potrebbe arrivare a creare un proprio ecosistema hardware e software, connesso da un unico account AI-first.
L’obiettivo: un sistema operativo per la vita digitale
“ChatGPT non è solo un prodotto commerciale, ma un modo per realizzare la missione di OpenAI”, ha dichiarato Turley, sottolineando che l’obiettivo resta quello di diffondere i benefici dell’intelligenza artificiale all’intera umanità.
Se questa visione dovesse concretizzarsi, ChatGPT potrebbe diventare non il sistema operativo di un computer, ma quello della vita digitale stessa — un assistente centrale capace di gestire ogni interazione quotidiana in modo intelligente, contestuale e personalizzato.
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