OpenAI sfida Google: in arrivo il browser AI che potrebbe cambiare tutto

OpenAI si prepara a sconvolgere un altro pezzo del mondo digitale. Dopo aver rivoluzionato l’IA conversazionale con ChatGPT, ora punta dritto a uno dei pilastri del potere di Google: il browser Chrome.
Secondo fonti riservate riportate da Reuters, il colosso guidato da Sam Altman lancerà nelle prossime settimane il suo nuovo browser basato sull’intelligenza artificiale, progettato per semplificare radicalmente il modo in cui navighiamo e cerchiamo informazioni online.
Un browser che parla (e capisce) come ChatGPT
L’interfaccia del browser di OpenAI sarà diversa da tutto ciò che conosciamo: un mix tra un motore di ricerca e una chat intelligente, dove l’utente potrà eseguire azioni complesse semplicemente dialogando con l’intelligenza artificiale. Addio ai link infiniti e ai risultati sponsorizzati: l’IA ci guiderà direttamente alla risposta.
Non si tratterà di un progetto totalmente nuovo da zero, ma di una reinterpretazione intelligente basata su Chromium, lo stesso codice open source sviluppato da Google su cui si basano anche Edge e Opera. Ma proprio questa scelta potrebbe rappresentare una spina nel fianco per Google: OpenAI sta per usare le sue stesse armi… contro di lei.
La minaccia al dominio di Chrome (e della pubblicità di Google)
Il browser Chrome è molto più di un semplice strumento di navigazione. Per Google è una miniera d’oro di dati utente, che alimenta la sua redditizia macchina pubblicitaria. Un browser firmato OpenAI potrebbe spezzare questa catena. Niente più cookie traccianti, niente più preferenze spiattellate a ogni clic: l’IA filtrerebbe tutto, mettendo la privacy al primo posto.

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E non è finita qui. Con l’introduzione di un browser che integra direttamente un assistente intelligente, il motore di ricerca stesso perde di significato. Perché cercare tra dieci risultati quando l’IA può darti la risposta giusta subito?
Il Dipartimento di Giustizia americano vuole la testa di Google
Nel frattempo, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato una battaglia legale contro Google, chiedendo la scissione delle sue attività per abuso di posizione dominante. Tra le richieste c’è anche la vendita forzata di Chrome.
E qui arriva il colpo di scena: OpenAI sarebbe pronta ad acquistarlo.
Sì, secondo indiscrezioni, l’azienda che ha già dato filo da torcere a Google con i suoi modelli linguistici più avanzati, sarebbe interessata a mettere le mani su Chrome, in caso di smembramento forzato.
Un nuovo scenario per il web?
Quello che sta per accadere non è un semplice lancio di un’applicazione: è una sfida aperta tra due giganti, un cambio di paradigma nel controllo dell’accesso all’informazione digitale.
Se OpenAI riuscirà davvero a creare un browser che combina potenza AI, privacy e semplicità d’uso, Google si troverà davanti alla sua minaccia più seria di sempre.
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