OpenSpot: la nuova app che sfida Spotify (ma senza pubblicità)

Disponibile per Android e macOS, ma in arrivo anche su Windows e Linux! 😍
Nel mare infinito delle app di streaming musicale, dove dominano giganti come Spotify e Apple Music, spunta un outsider con un approccio diverso: OpenSpot. Si tratta di un progetto gratuito e open-source, disponibile su GitHub, pensato per chi cerca un’esperienza di ascolto senza fronzoli, leggera e priva di barriere.
Una filosofia chiara: musica libera, senza pubblicità
L’obiettivo di OpenSpot è offrire a chiunque la possibilità di ascoltare e scaricare musica in alta qualità, senza pubblicità invasive e senza obbligo di login. L’app si apre e funziona subito: niente registrazioni, niente abbonamenti, solo musica a portata di clic.
OpenSpot è disponibile sia in versione mobile (Android, iOS in arrivo) che desktop (macOS già attivo, con Windows e Linux in sviluppo). L’interfaccia è pulita e moderna, costruita con tecnologie come React Native ed Electron, e si adatta bene a ogni dispositivo.

Cosa offre davvero OpenSpot
Le funzioni principali sono quelle essenziali che ci si aspetta da un lettore musicale:
- Streaming in alta qualità
- Download delle canzoni per l’ascolto offline
- Riproduzione in background anche a schermo spento
- Collezione personale di brani preferiti
- Completamente gratis e senza pubblicità
Un dettaglio importante: non è possibile visualizzare i testi delle canzoni (lyrics). Si tratta di una mancanza che pesa rispetto ai competitor più blasonati, ma in compenso la possibilità di scaricare i brani e portarli offline è un punto forte che molti apprezzano.

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Un’app semplice, forse troppo
Chi cerca un ecosistema completo, con playlist generate dall’AI, integrazione con i social o funzionalità avanzate, potrebbe restare deluso. OpenSpot è relativamente semplice e con poche funzionalità aggiuntive: fa quello che promette, ma nulla di più.
Anche l’icona dell’app merita una menzione: ricorda molto da vicino quella di Spotify, un omaggio evidente che però rende il paragone con il colosso svedese alquanto azzardato. OpenSpot non gioca nello stesso campionato: non vuole esserlo, almeno per ora.
Un progetto per chi ama l’open-source
Il cuore di OpenSpot è la sua natura open-source. Chiunque può contribuire, migliorare il codice, proporre nuove funzioni o semplicemente scaricare l’app e usarla liberamente. Non è un prodotto commerciale, ma un esperimento comunitario, un terreno fertile per sviluppatori e appassionati.

Vale la pena provarla?
Se sei stufo di pubblicità, registrazioni obbligatorie e limitazioni fastidiose, OpenSpot è una boccata d’aria fresca. Non aspettarti però un rivale diretto di Spotify: qui la parola d’ordine è semplicità. È l’app giusta per chi vuole solo ascoltare musica, scaricarla e portarla con sé senza complicazioni.
Con il tempo, la community potrebbe arricchirla di nuove funzioni. Per ora, resta un piccolo ma affascinante progetto che dimostra quanto l’open-source possa ancora sorprendere.
Dove scaricare l’app
Per saperne di più su OpenSpot e per scaricare gratuitamente i file di installazione, visita la pagina del progetto ufficiale di GitHub a questo indirizzo.
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provata,troppo acerba comunque va bene per chi non ha nient’altro,meglio metrolist