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Pedopornografia: se ti arriva questa email, è una truffa!

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Le truffe su internet non sono più una novità ma i pirati informatici le pensano proprio tutte per cercare di rubare i dati personali dei malcapitati. E così, tra le tante email spazzatura, oggi me n’è arrivata una davvero “simpatica”.

Il mittente si spaccia per Lamberto Giannini, presunto Capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Security di Roma. Nella lettera vengo accusato di essere in possesso di materiale pedopornografico, cosa che al sol pensiero mi da il vomito.

Tralasciando queste infondate quanto ridicole accusa, vediamo cosa recita l’email di questo povero hacker da quattro soldi:

DIREZIONE CENTRALE DELLA POLIZIA BRIGATA DI PROTEZIONE MINORI GARANZIA DI PROCEDURA LEGALE

Alla tua attenzione:

Io sottoscritto Sig. Lamberto Giannini, Capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Security in collaborazione con la Sig.ra Catherine De Bolle, Direttore di Europol e Capo della Brigata Protezione Minori (BPM) visti gli articoli 20 21-1 e da 75 a 78 del Codice di Procedura Penale.
Ti inviamo questo mandato poco dopo un sequestro informatico dell’infiltrazione informatica per informarti che sei oggetto di diversi procedimenti legali in vigore.
Intraprendiamo azioni legali contro di te per:

  • Pornografia Infantile
  • Pedofilia
  • Esibizionismo
  • Cyberpornografia
  • Offesa Alla Decenza

Per vostra informazione, la legge 3901 del codice di procedura penale del marzo 2007 aumenta le pene quando siano state commesse proposte, aggressioni sessuali o stupri.

Hai commesso il reato dopo essere stato preso di mira su Internet (sito pubblicitario), aver visualizzato un sito di pornografia infantile, foto/video di nudo e i tuoi scambi sono stati registrati dal nostro cyber-gendarme e costituiscono la prova dei tuoi reati.

La corte di giustizia che condanna tutti i tentativi relativi al traffico sessuale non ha potuto trascurare alcuno sforzo su tale vandalismo.
In virtù degli articoli n. 98-468 del 17 giugno 2007, art. 809 comma 15 cp – Gazzetta Ufficiale 11 giugno 2009.

Chiunque compia tali atti è passibile di procedimenti giudiziari e di una pena da 5 a 10 anni di reclusione e di una multa da 5.000 a 76.000 euro.
Per motivi di riservatezza ti inviamo questa email, sei pregato di farti sentire via email scrivendo le tue giustificazioni affinché siano esaminate e verificate al fine di valutare le sanzioni; questo entro un termine rigoroso di 72 ore.

Siete pregati di risponderci via email scrivendo le vostre giustificazioni affinché vengano messe all’esame e verificate al fine di valutare le sanzioni che entro un termine rigoroso di 72 ore.

Trascorso questo tempo, saremo obbligati a inviare la nostra denuncia al Pubblico Ministero per stabilire un mandato d’arresto nei vostri confronti e procederemo al vostro immediato arresto.

In questo caso, la tua pratica sarà trasmessa anche alle associazioni per la lotta alla pedofilia e ai media per la pubblicazione in modo che la tua famiglia e i tuoi cari sappiano cosa stai facendo, sarai registrato come molestatore sessuale in tutte le amministrazioni in tutta Europa e nel Registro Nazionale dei Reati Sessuali (RNDS).

Stiamo ancora aspettando la tua email di ritorno per dirti come procedere.
Cordiali saluti,

Sig. Lamberto Giannini

Capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Security

DIREZIONE CENTRALE DELLA POLIZIA BRIGATA DI PROTEZIONE MINORI

Di cosa si tratta?

Chiamarla truffa credo sia esagerato. L’email non contiene alcun link né allegato pericoloso ma solo un testo scritto. Lo scopo di questo clown è forse quello di spaventare le vittime con questa accusa di pedopornografia ma è un azzardato tentare questa via con Guruhitech, un sito che tra i tanti argomenti, ama trattare anche quello delle truffe online.

Questo tentativo di truffa tuttavia è già noto alle forze dell’ordine e risale a settembre 2022, periodo nel quale la Polizia di Stato ha segnalato il fatto nell’operazione Kafka.

Come riconoscere una truffa

Le forze dell’ordine non ti inviano una email per dirti che sei accusato di essere in possesso di materiale pedopornografico. Per un’accusa del genere i poliziotti sarebbero già venuto a casa mia e mi avrebbero sequestrato anche le mutande… 😅

Inoltre le email inviate da enti ufficiali come la Polizia di Stato, non sono account personali di Gmail.

Ad ogni modo, se ricevi un’email sospetta, non cliccare mai sui link presenti e non scaricare mai eventuali file allegati. Nel caso di dubbio, cerca l’ente che ti avrebbe contattato e assicurati che si tratti di una cosa vera.

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