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Polizia di Londra aumenta l’uso del riconoscimento facciale durante le rivolte anti-immigrazione

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In risposta alle recenti rivolte anti-immigrazione che hanno attraversato parti del Regno Unito, la Polizia Metropolitana di Londra sta intensificando i suoi sforzi per combattere il disordine criminale utilizzando il riconoscimento facciale retrospettivo.

In una dichiarazione, il vice commissario aggiunto Andy Valentine ha affermato: “Abbiamo più di 1.300 agenti dell’ordine pubblico pronti a essere schierati in tutta Londra oggi, oltre a migliaia già al lavoro nelle nostre comunità. Utilizzeremo il riconoscimento facciale retrospettivo per aiutare gli agenti a identificare coloro che sono dietro il disordine criminale. Questa tecnologia può essere utilizzata anche quando gli autori indossano maschere.”

Oltre all’uso del riconoscimento facciale, i dati provenienti da fonti come la British Transport Police potrebbero essere analizzati per identificare picchi nelle vendite di biglietti ferroviari che potrebbero essere collegati a potenziali atti di violenza.

Finora sono stati effettuati oltre 400 arresti in relazione alle rivolte iniziate la settimana scorsa, e più di 140 individui sono stati incriminati, con alcuni già condannati e puniti.

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Il Primo Ministro Keir Starmer ha rilasciato una dichiarazione sulle rivolte, affermando che coloro che compaiono in tribunale dopo essere stati arrestati “sentiranno tutto il peso della legge”.

L’uso del riconoscimento facciale da parte della polizia non è però esente da critiche. Gli oppositori sostengono che la tecnologia comporti rischi per le libertà civili, con timori di sorveglianza di massa e identificazione errata. Alcuni manifestanti sono stati visti filmare sé stessi mentre attaccavano un furgone di riconoscimento facciale, ignari di essere le stesse vittime della tecnologia che stavano cercando di contrastare.

Questo incidente ha suscitato ulteriori dibattiti sulla consapevolezza e la comprensione del riconoscimento facciale da parte del pubblico.

Il mese scorso, il Consiglio di Islington è diventato il terzo a Londra, dopo Haringey e Newham, a respingere l’uso del riconoscimento facciale in tempo reale da parte della Polizia Metropolitana.

La supervisione sull’uso delle biometrie da parte della polizia è responsabilità del Commissario per le Biometrie e le Telecamere di Sorveglianza, un incarico che sta per essere lasciato vacante da Tony Eastaugh. È atteso un aggiornamento dal Ministero degli Interni “a breve”.

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