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Pornhub chiede ai giganti tech di spostare la verifica dell’età sui dispositivi

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Pornhub ha recentemente proposto a Apple, Microsoft e Google di spostare la responsabilità della verifica dell’età dai singoli siti web ai dispositivi. La proposta è una risposta alle crescenti preoccupazioni sulla protezione dei minori online e sulla privacy. L’azienda ha contattato i colossi tecnologici per suggerire che la verifica dell’età venga gestita direttamente a livello di sistema operativo o attraverso gli store delle app.

L’inadeguatezza delle misure attuali di verifica dell’età

Secondo Pornhub, le attuali misure di verifica sui siti web sono inefficaci nel prevenire l’accesso dei minori ai contenuti per adulti. L’azienda sostiene che una verifica centralizzata a livello di dispositivo permetterebbe di trasmettere i dati attraverso le API, evitando così ripetute verifiche per ogni singolo sito. Questa soluzione, oltre a semplificare la conformità alle normative, ridurrebbe anche i rischi legati alla privacy degli utenti.

I benefici della verifica centralizzata dell’età

Con una verifica dell’età centralizzata, Pornhub ritiene che sarebbe più facile garantire che solo gli utenti adulti possano accedere ai contenuti per adulti. Inoltre, un sistema centralizzato eviterebbe il trasferimento dei dati a siti di terze parti, riducendo così i rischi per la privacy degli utenti e migliorando la sicurezza complessiva.

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Le conseguenze della legislazione rigida

La proposta arriva in un momento di crescente pressione legislativa, con il traffico di Pornhub in calo del 80% nel Regno Unito a causa delle nuove restrizioni sull’età. Le leggi sempre più severe stanno costringendo molte piattaforme a limitare l’accesso ai propri contenuti. Pornhub ha registrato un forte calo dell’accesso in vari stati degli Stati Uniti e teme che la situazione possa peggiorare ulteriormente.

Le risposte dei giganti della tecnologia

Apple e Microsoft hanno scelto di non commentare la proposta. Google, invece, ha dichiarato di essere al lavoro su nuovi meccanismi per proteggere i bambini online, ma non ha ancora risposto in modo definitivo alla richiesta di Pornhub.

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