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RatOn, il malware che svuota i conti bancari senza che te ne accorga

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Un nuovo allarme scuote il mondo della cybersicurezza: RatOn, un trojan di ultima generazione capace di prendere il controllo totale degli smartphone Android e di effettuare bonifici bancari automatici senza che l’utente si renda conto di nulla.

Identificato a luglio 2025 dal team di ThreatFabric, il malware è già stato rilevato in Repubblica Ceca e Slovacchia, ma gli esperti avvertono che potrebbe presto diffondersi a livello globale. A crearlo sarebbe stato il gruppo criminale NFSkate, noto per le sue attività legate al digital banking.

Un trojan diverso da tutti gli altri

RatOn non riutilizza codice già esistente: è stato programmato da zero, il che lo rende estremamente difficile da rilevare dagli antivirus tradizionali. La sua distribuzione avviene tramite tecniche di ingegneria sociale e siti fasulli, spesso mascherati da app allettanti come la presunta “TikTok18+”.

Basta installare l’app-trappola e concedere i permessi richiesti perché RatOn ottenga accesso ai servizi di accessibilità, alla gestione del dispositivo e perfino ai contatti. Da quel momento, lo smartphone diventa un burattino nelle mani dei cybercriminali.

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Come funziona l’attacco

Il processo d’infezione avviene in più fasi:

  • Inizia con un “contagocce”, un’app apparentemente innocua che prepara il terreno.
  • Poi entra in azione il payload principale, che ottiene i permessi critici.
  • Infine, viene installato un modulo specializzato per gli attacchi via NFC, ampliando ulteriormente le capacità del malware.

Una volta attivo, RatOn può eseguire operazioni da brividi:

  • Overlay Attack: mostra schermate fasulle sopra quelle reali delle app bancarie per carpire PIN e credenziali.
  • ATS (Automatic Transfer System): riconosce le interfacce bancarie e completa autonomamente bonifici, confermando le operazioni al posto dell’utente.
  • Furto di criptovalute: colpisce wallet come MetaMask, Trust Wallet o Phantom, estraendo le chiavi di recupero e svuotando i fondi.
  • Controllo remoto avanzato: oltre 20 comandi consentono di simulare clic, modificare il portapapeles, spiare le app installate e perfino registrare ogni tasto digitato.
  • Ransomware mobile: può bloccare il dispositivo e richiedere un riscatto per sbloccarlo.

Un arsenale completo che trasforma RatOn in una vera e propria “super-arma” del crimine informatico mobile.

Come difendersi

Gli esperti consigliano alcune precauzioni essenziali:

  • Scaricare app solo da store ufficiali come Google Play.
  • Diffidare di link sospetti o siti con contenuti per adulti.
  • Verificare attentamente i permessi richiesti dalle applicazioni.
  • Non concedere mai accesso ai servizi di accessibilità o privilegi di amministratore a software non verificati.
  • In caso di sospetto contagio, eseguire subito un reset di fabbrica e contattare la banca per bloccare conti e carte.

La comparsa di RatOn dimostra quanto il cybercrime stia alzando l’asticella: i trojan bancari non si limitano più a rubare dati, ma gestiscono in autonomia operazioni finanziarie complesse. Una minaccia che rende la prudenza digitale non più un’opzione, ma una necessità.

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