Riconoscimento facciale in tempo reale per la polizia britannica
Il governo del Regno Unito ha annunciato un finanziamento di quattro milioni di sterline inglesi (equivalenti a 5 milioni di dollari) per lo sviluppo di unità mobili di polizia dotate di tecnologia di riconoscimento facciale in tempo reale. L’obiettivo di questa iniziativa è combattere i crimini nel settore del commercio al dettaglio.
Secondo il primo ministro Rishi Sunak, il programma prevede l’utilizzo di tecnologie di sorveglianza all’avanguardia del valore di 55,5 milioni di sterline (equivalenti a 69,24 milioni di dollari) nei prossimi quattro anni. Le unità mobili saranno equipaggiate con sistemi di riconoscimento facciale e saranno impiegate in diverse aree pubbliche. Queste unità registreranno video in tempo reale degli spazi pubblici, confrontando le immagini con un database di sospetti ricercati per reati come il taccheggio. Le forze dell’ordine riceveranno notifiche per intervenire sugli individui identificati.
Il primo ministro Sunak ha dichiarato: “Dal 2010, la criminalità violenta e di quartiere in Inghilterra e Galles è diminuita drasticamente, dimostrando che il nostro piano per mantenere le nostre strade sicure sta funzionando. Tuttavia, i taccheggi, la violenza e gli abusi nei confronti dei lavoratori del commercio al dettaglio continuano ad aumentare. Sto inviando un messaggio a quei criminali – siano essi gruppi criminali organizzati, recidivi o ladri opportunisti – che pensano di poter farla franca rubando a queste imprese locali o abusando dei commessi: basta. I nostri negozi locali sono la linfa vitale delle nostre comunità e devono essere liberi di commerciare senza la minaccia di criminalità o abusi”.
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Il piano si basa sul successo del Piano d’azione per la criminalità al dettaglio e si articola in cinque obiettivi principali. Innanzitutto, verrà creato un nuovo reato di aggressione a un lavoratore del commercio al dettaglio. In secondo luogo, si prevede di espandere l’uso del monitoraggio elettronico per i taccheggiatori frequenti. Inoltre, saranno utilizzate nuove tecnologie per prevenire e individuare i reati nel settore del commercio al dettaglio. Il piano si propone anche di eliminare la criminalità per ridurre le opportunità di furto e vendita di beni rubati, nonché di semplificare la denuncia dei reati e la condivisione di informazioni tra imprese e polizia.
Tuttavia, vi sono stati anche oppositori del programma. L’organizzazione Big Brother Watch e altri sostenitori delle libertà civili si sono espressi contrari all’espansione della tecnologia di riconoscimento facciale. Silkie Carlo, direttrice del Big Brother Watch, ha criticato il programma come un tentativo fuorviante di compensare le carenze delle forze dell’ordine. Carlo ha sostenuto che l’espansione della sorveglianza tramite riconoscimento facciale rappresenta una risposta invasiva e sproporzionata. Ha inoltre sollevato preoccupazioni sulla mancanza di controllo parlamentare e pubblico su questi piani, evidenziando la mancanza di controllo democratico. Big Brother Watch ha lanciato una campagna contro il programma e sta cercando firmatari per una petizione contro l’implementazione della tecnologia di riconoscimento facciale.
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