Riepiloghi automatici su Gmail: l’IA ti aiuta… ma non sempre ci azzecca

Hai ricevuto un’email chilometrica? Ora ci pensa Gemini a riassumerla per te.
Google ha appena introdotto una nuova funzione per Gmail che permette all’assistente di intelligenza artificiale Gemini di creare riepiloghi automatici delle email, senza che tu debba fare nulla.

Basta aprire la posta in arrivo e, quando serve, un riepilogo comparirà da solo, già pronto a dirti in poche righe cosa contiene il messaggio.

Finora era necessario chiedere a Gemini di riassumere un’email. Con questo aggiornamento, invece, il riassunto viene generato in automatico, integrandosi direttamente nel flusso di lettura.
E la cosa interessante è che il riepilogo si aggiorna da solo, seguendo l’evolversi della conversazione.

Una bella comodità, soprattutto per chi lavora con lunghi thread, messaggi multipli e risposte frammentate. Ma…

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Qui iniziano i dubbi. Google non è la prima a puntare sui riepiloghi generati dall’IA, e in passato non è sempre andata bene.
Apple, ad esempio, aveva introdotto i riepiloghi automatici nelle notifiche push, ma li ha ritirati a causa di errori frequenti. Lo stesso vale per lo strumento AI Overviews di Google, spesso criticato per informazioni inesatte o poco rilevanti.

Per questo motivo, Google ha deciso di non eliminare la generazione manuale: il pulsante per creare un riepilogo a comando è ancora lì, nella barra laterale e nella parte alta dell’email.

Attualmente, la funzionalità è disponibile solo per le email in inglese, e non è attiva in tutte le regioni.
In Unione Europea, Regno Unito, Svizzera e Giappone, ad esempio, le “funzionalità intelligenti” sono disattivate per impostazione predefinita, a causa delle normative sulla privacy.

Negli altri Paesi, l’utente può decidere di attivare o disattivare il riepilogo automatico dalle impostazioni di Gmail, nella sezione “Funzionalità intelligenti”. Gli amministratori dei profili Workspace possono gestirle dalla Console di amministrazione.

Sono passati vent’anni dal lancio di Gmail, e Google continua a investire per renderlo uno strumento sempre più intelligente.
L’integrazione di Gemini segna un altro passo verso un’email più veloce, reattiva e… forse anche un po’ più pigra.

Ma la vera sfida sarà capire se questi riepiloghi automatici sono davvero utili e affidabili. Per ora, l’idea è promettente, ma l’ultima parola, come sempre, spetta agli utenti.

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