Rivoluzione nei social media: cosa cambia nel 2025 con le nuove regolamentazioni?
Il 2025 si preannuncia come un anno difficile per le piattaforme di social media, poiché si sta assistendo a un trend globale verso regolamenti più severi riguardo all’età degli utenti e a sanzioni sempre più pesanti per le aziende che non si adeguano.
Recentemente, l’Australia ha attirato l’attenzione internazionale con la sua nuova legge che vieta l’uso dei social media per gli utenti sotto i 16 anni. Julie Inman Grant, commissario per la sicurezza online, ha sottolineato l’importanza di proteggere i minori, paragonando la legge a un provvedimento di sicurezza in piscina. “Vogliamo mantenere i bambini in aree sicure, evitando le acque più pericolose”, ha dichiarato.
Sviluppi normativi in altre nazioni
Anche in Europa ci sono movimenti simili: in Francia si sta lavorando a un divieto totale sui social media per i minorenni sotto i 13 anni, richiedendo il consenso dei genitori per quelli sotto i 16. Il Regno Unito sta considerando misure analoghe, mentre la Germania si concentra sulla responsabilità dei fornitori di piattaforme nel garantire un ambiente sicuro per i giovani, senza ricorrere a divieti generali.
Leggi anche:
Per quanto riguarda l’Asia, paesi come il Bhutan e il Vietnam stanno implementando regolamenti severi. In Bhutan, si sta discutendo la necessità di meccanismi di registrazione per le aziende di social media, al fine di combattere contenuti illegali e proteggere i minori. In Vietnam, il Decreto 147 obbliga le aziende tecnologiche a conservare i dati degli utenti e a rimuovere contenuti considerati “illegali” entro 24 ore, suscitando preoccupazioni per la libertà di espressione.
Le conseguenze per le aziende
Nel Regno Unito, il segretario alla tecnologia Peter Kyle ha annunciato che le piattaforme dovranno garantire che le loro misure di verifica dell’età siano rigorose, con sanzioni severe in caso di violazioni. I leader aziendali potrebbero affrontare multe pesanti e, in alcuni casi, pene detentive se non riescono a proteggere i minori da contenuti inappropriati.
Julie Inman Grant ha evidenziato che la responsabilità per la sicurezza online non può essere lasciata solo a genitori e minori. “Le aziende devono assumere la responsabilità, proprio come è avvenuto con i produttori di automobili riguardo alle cinture di sicurezza”, ha affermato, sottolineando l’importanza di un cambiamento normativo significativo.
Con l’aumento delle regolamentazioni in tutto il mondo, le piattaforme di social media dovranno adattarsi rapidamente per garantire la conformità e proteggere i loro utenti più vulnerabili. Il 2025 potrebbe rappresentare una svolta decisiva nella gestione della sicurezza online e nella protezione dei minori.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Instagram: instagram.com/guruhitech_official
- Telegram: t.me/guruhitech
- Facebook: facebook.com/guruhitechweb
- Twitter: twitter.com/guruhitech1
- Threads: threads.net/@guruhitech_official
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].