Rivoluzione nel mondo dei torrent: un motore di ricerca decentralizzato con intelligenza artificiale
I ricercatori dell’Università Tecnica di Delft stanno lavorando a un nuovo motore di ricerca torrent decentralizzato e alimentato dall’intelligenza artificiale. Questo progetto, chiamato De-DSI (Decentralised Differentiable Search Index), rappresenta un passo importante verso la riappropriazione del potere da parte degli utenti su internet.
Il team di Tribler, il client torrent decentralizzato sviluppato presso l’università, sta integrando modelli di linguaggio generativi decentralizzati nel proprio software. Ciò permetterà agli utenti di effettuare ricerche di contenuti in modo anonimo e senza dipendere da server centralizzati.
Anziché utilizzare motori di ricerca o siti torrent tradizionali, gli utenti potranno interrogare direttamente la rete peer-to-peer utilizzando domande in linguaggio naturale, come “trova un magnet link per il documentario sulla Pirate Bay”. Il sistema di IA generativa sarà in grado di restituire i risultati pertinenti senza dover menzionare direttamente i nomi dei contenuti.
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Questo approccio completamente decentralizzato mira a sottrarre il controllo di internet dalle grandi aziende e dai governi, per riportarlo nelle mani dei cittadini. Come spiega il professor Johan Pouwelse, a capo del Tribler Lab: “La battaglia per il controllo di internet si sta intensificando e, guidati dal nostro idealismo, toglieremo gradualmente il potere a loro per ridarlo ai cittadini”.
Al momento, la demo di De-DSI ha ancora capacità limitate, essendo stata addestrata solo su un piccolo dataset. Tuttavia, l’obiettivo a lungo termine è di sviluppare una sorta di “cervello globale dell’umanità” in grado di effettuare ricerche avanzate, combattere lo spam e offrire raccomandazioni personalizzate, senza dover dipendere da grandi aziende.
Sebbene non sia ancora pronto per l’uso pratico, questo progetto rappresenta un importante passo avanti verso la realizzazione di un internet più decentralizzato e controllato dagli utenti. I ricercatori affermano che ci vorranno ancora molti anni per raggiungere i loro ambiziosi obiettivi, ma sono determinati a portare avanti questa battaglia per restituire il potere ai cittadini.
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