Scandalo su YouTube: i video dei creator usati per l’IA senza permesso!
Secondo un’inchiesta del portale Proof News, giganti della tecnologia come Apple, NVIDIA, Salesforce e Anthropic potrebbero aver utilizzato video di YouTube per addestrare le loro reti neurali, senza il consenso degli autori. Questo comportamento solleva dubbi etici e potrebbe persino violare le politiche di YouTube.
Come funziona il meccanismo?
Le aziende avrebbero addestrato i loro modelli di intelligenza artificiale in parte utilizzando Pile, un dataset creato dall’organizzazione no-profit EleutherAI. Pile include libri, articoli di Wikipedia e, fatto cruciale, sottotitoli estratti da ben 173.536 video di YouTube provenienti da oltre 48.000 canali. Tra questi, figurano quelli di celebri youtuber come MrBeast, PewDiePie e MKBHD.
Marques Brownlee (MKBHD) ha già espresso la sua preoccupazione, pur riconoscendo che in questo caso Apple non ha raccolto direttamente i dati. “Apple ha ottenuto dati per la sua IA da diverse aziende. Una di queste ha estratto tonnellate di dati/trascrizioni da video di YouTube, incluso il mio. In questo caso Apple tecnicamente non ha alcuna responsabilità , non avendo raccolto i dati direttamente. Ma questo problema è destinato a crescere”, ha commentato lo youtuber.
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Un caso emblematico: il pappagallo poliglotta
L’indagine di Proof News ha portato alla luce un caso curioso: il dataset Pile includeva un video di Ars Technica creato utilizzando un’intelligenza artificiale addestrata su un video di un pappagallo che imita il linguaggio umano. Il risultato è stato un “telefono senza senso”, evidenziando i potenziali problemi derivanti dall’utilizzo di materiale non controllato per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.
Proof News ha sviluppato uno strumento per cercare singoli video o canali all’interno del dataset Pile, permettendo di verificare se i propri contenuti sono stati utilizzati senza consenso.
Molti youtuber si sono indignati di fronte a questa pratica, considerando i video come il frutto del loro lavoro, in cui investono tempo, fatica e denaro. Vederli utilizzati senza permesso per scopi commerciali da parte di grandi aziende genera frustrazione e preoccupazione.
Quali implicazioni?
L’utilizzo di video YouTube per addestrare l’intelligenza artificiale senza consenso solleva diverse questioni etiche e legali. I creator dovrebbero essere informati e autorizzare l’utilizzo dei loro contenuti? Come si può garantire un utilizzo equo e trasparente dei dati?
Il dibattito è aperto e richiede un confronto tra le diverse parti interessate: aziende tecnologiche, creator, ricercatori e legislatori. È necessario trovare un equilibrio che tuteli i diritti dei creator, promuova l’innovazione tecnologica e garantisca un uso responsabile dell’intelligenza artificiale.
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