Smantellata una rete IPTV Pirata da €3 miliardi con 22 milioni di utenti
Come annunciato ieri, un’importante operazione internazionale ha avuto successo nello smantellare quella che si crede essere la più grande rete IPTV pirata in Europa. L’indagine, guidata dalla Procura di Catania in Italia, ha coinvolto la collaborazione di Europol, Eurojust e agenzie di polizia di diversi paesi.
Codenominata “Operazione Takendown“, questa iniziativa massiccia ha preso di mira una rete che serviva circa 22 milioni di abbonati, generando un fatturato annuale stimato di 3 miliardi di euro. Le autorità affermano che questa operazione ha causato danni sostanziali, per un totale di circa 10 miliardi di euro ai fornitori legittimi di TV in abbonamento.
Nel corso dell’operazione, gli agenti di polizia hanno eseguito 14 perquisizioni nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Svezia, in Svizzera, in Romania e in Croazia. Questi sforzi hanno portato all’arresto di almeno 11 sospetti, con oltre 100 persone sotto indagine, inclusi i principali amministratori dell’infrastruttura IT della rete.
L’operazione è stata resa possibile grazie a uno sforzo coordinato che ha coinvolto diverse agenzie di polizia, inclusa l’Audiovisual Anti-Piracy Alliance (AAPA). I server chiave utilizzati dalla rete IPTV sono stati rintracciati nei Paesi Bassi, in Romania e a Hong Kong. Anche se non sono state segnalate azioni di enforcement a Hong Kong, l’indagine ha messo in luce un’organizzazione transnazionale complessa che operava attraverso una struttura a piramide di fornitori, distributori e rivenditori.
Le autorità hanno sequestrato circa 2.500 canali TV trasmessi illegalmente, insieme a server cruciali per l’operazione IPTV. Inoltre, la polizia ha confiscato criptovalute per un valore di 1,65 milioni di euro e circa 40.000 euro in contanti.
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L’Ufficio del Procuratore di Catania ha spiegato che le prove raccolte indicavano un’operazione illecita di lunga durata che coinvolgeva diversi paesi europei. L’indagine ha anche comportato un intenso monitoraggio delle piattaforme di social media, portando all’identificazione di due uffici in Romania e a Hong Kong e di nove server responsabili della distribuzione di flussi illegali in Europa.
Sono state utilizzate identità false e documenti contraffatti per registrare telefoni, ottenere carte di credito, abbonarsi a canali TV e noleggiare server. Il monitoraggio da parte delle forze dell’ordine dei forum IPTV ha svolto un ruolo cruciale nell’individuare i sospetti.
Andrea Duilio, CEO di Sky Italia, che ha avviato l’indagine con una denuncia formale, ha espresso gratitudine a tutte le parti coinvolte. Ha sottolineato l’importanza di questa operazione nello smantellare un’organizzazione criminale che ha avuto un impatto significativo sull’industria audiovisiva, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
Duilio ha dichiarato: “Questa operazione riflette il successo degli sforzi collaborativi e mette in evidenza l’efficacia di iniziative come Piracy Shield, che ci consente di bloccare i siti pirata in tempo reale.”
Mentre le autorità continuano a combattere la pirateria su scala internazionale, l’Operazione Takendown rappresenta una testimonianza della lotta in corso contro i servizi di streaming illegali e i loro effetti dannosi sul panorama mediatico legittimo.
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