Smart glasses con Gemini AI: Google e Ray-Ban per conquistare il mercato

20 Luglio 2024 GuruHiTech 1113 Views

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Google potrebbe entrare nel mercato degli smart glasses integrando la sua tecnologia di intelligenza artificiale Gemini negli occhiali intelligenti Ray-Ban di EssilorLuxottica.

Secondo un’indiscrezione di The Verge, il gigante di Mountain View sarebbe in trattative con il produttore di occhiali per integrare Gemini nei loro futuri prodotti.

EssilorLuxottica non è nuova al mondo degli smart glasses: ha già collaborato con Meta per la realizzazione dei Ray-Ban Meta, un prodotto che tuttavia non ha ricevuto il successo spera

I piani di Google potrebbero però subire un duro colpo da parte di Meta stessa, che – secondo le indiscrezioni – sarebbe pronta a rafforzare il proprio legame con EssilorLuxottica con un investimento di miliardi di dollari e l’acquisizione di una quota azionaria.

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Nonostante le incertezze societarie, gli occhiali smart di Google dovrebbero comunque arrivare sul mercato. Le informazioni disponibili suggeriscono che non avranno un display integrato, ma si baseranno su microfono, altoparlanti e fotocamera per interagire con Gemini. Tra le funzionalità previste ci sono la riproduzione musicale, lo scatto di foto e video in prima persona con integrazione con Google Foto, e un’interazione avanzata con l’ambiente grazie alle capacità di intelligenza artificiale di Gemini.

L’integrazione di Gemini negli smart glasses rappresenta un passo importante per Google nel suo ingresso nel mondo della realtà aumentata.

Se la collaborazione con EssilorLuxottica avrà successo, gli occhiali potrebbero diventare un serio concorrente per i Ray-Ban Meta e altri prodotti simili.

Inoltre, Google sta lavorando a cuffie per sviluppatori di realtà aumentata in collaborazione con Magic Leap. Il lancio di queste cuffie basate su Android XR è previsto per ottobre, in collaborazione con Samsung.

L’impegno di Google in entrambi i segmenti, smart glasses e cuffie AR, evidenzia il suo crescente interesse per la realtà aumentata e il suo potenziale nel plasmare il futuro del computing.

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