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Studio: l’interesse per ChatGPT sta calando velocemente

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Le dichiarazioni degli utenti sulla “degradazione” del popolare chatbot di OpenAI, ChatGPT, sono state investigate dagli scienziati dell’Università di Stanford. Hanno condotto una ricerca completa, confrontando le capacità della versione attuale dell’intelligenza artificiale con i risultati precedenti. Come è emerso, il modello linguistico è diventato molto più “stupido” in soli tre mesi.

Secondo i risultati dell’esperimento, nel periodo da marzo a giugno 2023, GPT-4 ha mostrato una significativa diminuzione dell’accuratezza delle risposte in vari scenari. Ad esempio, il chatbot è stato chiesto di verificare se il numero 17.077 fosse un numero primo, aggiungendo la frase “Pensa in modo sequenziale”. Secondo gli esperti, questo avrebbe dovuto fornire un suggerimento e far elaborare l’IA in modo sequenziale la domanda, fornendo una descrizione step-by-step. La risposta ottenuta era errata e non accompagnata da alcuna spiegazione.

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Secondo gli scienziati, l’accuratezza delle risposte di GPT-4 in alcune aree è scesa al 2,4% a giugno. Per confronto, a marzo questo valore raggiungeva il 97,5%.

Scrivendo codice, il chatbot ha fornito solo circa il 10% di risposte corrette rispetto al 52% di marzo. Infine, per 100 domande “sensibili”, la versione di giugno di GPT-4 ha fornito risposte solo nel 5% dei casi, rispetto al 21% di marzo. Curiosamente, l’accuratezza del modello GPT-3.5, al contrario, è aumentata. In particolare, a giugno il chatbot ha risposto correttamente a un maggior numero di domande rispetto a marzo, ovvero 8% contro il 2%.

Secondo gli scienziati, gli utenti che si affidano alle capacità di GPT-3.5 e GPT-4 per il loro lavoro dovrebbero costantemente verificare l’accuratezza delle risposte ottenute.

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