Telegram è ancora gratuito? La risposta ufficiale dell’azienda spiazza tutti

“Telegram resterà sempre gratuito e senza pubblicità.”
Questa promessa, firmata anni fa da Pavel Durov, è rimasta impressa nella memoria degli utenti storici. Ma oggi, con l’arrivo di funzionalità premium e l’introduzione di annunci pubblicitari nei canali, in molti si chiedono: quella promessa è stata tradita?
La discussione si è riaccesa sul social X (ex Twitter), dove l’account ufficiale di Telegram ha risposto a tono alle critiche, chiarendo una volta per tutte cosa significhi oggi quella celebre affermazione. E la risposta potrebbe sorprenderti.
La promessa è ancora viva… ma va vista da un’altra prospettiva
Secondo il team di Telegram, le parole di Durov restano valide, ma il contesto è profondamente cambiato. All’epoca della dichiarazione, Telegram era un’app essenziale: solo messaggi privati e chat di gruppo, senza fronzoli.
E proprio in quella forma originale, fanno notare gli sviluppatori, Telegram è ancora totalmente gratuito e privo di pubblicità. Nessun banner nelle chat, nessuna interruzione, nessun abbonamento per inviare messaggi ai propri contatti.
Nuove funzioni, nuove regole
Nel tempo però, Telegram è diventato molto di più: oggi ospita canali pubblici, bot evoluti, mini-applicazioni, chat vocali e video, oltre a una serie di strumenti professionali che hanno trasformato la piattaforma in un vero e proprio ecosistema.
Ed è qui che le cose cambiano: le nuove funzioni avanzate non possono essere sostenute gratuitamente, spiegano i portavoce dell’app. Mantenere e sviluppare questi servizi richiede investimenti significativi, server potenti, infrastrutture sicure. Per questo sono state introdotte alcune funzionalità a pagamento e forme di pubblicità non invasive, ma limitate esclusivamente ai canali pubblici.

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Nessuna pubblicità per gli utenti “normali”
Il messaggio è chiaro: se usi Telegram come ai vecchi tempi — per messaggiare con amici, creare gruppi o cercare contatti — non vedrai mai pubblicità né avrai bisogno di un abbonamento. Le funzioni base sono e resteranno gratuite per sempre.
Inoltre, il team di sviluppo sta lavorando a nuove funzionalità gratuite, pensate per migliorare l’esperienza quotidiana degli utenti, senza costringerli ad aprire il portafoglio.
Telegram resta fedele a sé stesso?
In definitiva, la promessa di Durov non è stata cancellata, ma reinterpretata alla luce dell’evoluzione dell’app. Chi cerca un messenger semplice e libero da pubblicità, può ancora trovare in Telegram un’oasi digitale senza costi.
Ma chi vuole spingersi oltre, sfruttando tutte le potenzialità offerte dalla piattaforma, dovrà inevitabilmente accettare che qualcosa si paga — non solo in denaro, ma anche in termini di visibilità pubblicitaria.
Insomma, la visione di Pavel Durov è ancora lì, solo un po’ più sfumata. E come ogni promessa fatta nel mondo tech, va letta tenendo conto del contesto e della crescita esplosiva di un’applicazione che oggi conta centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo.
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