Una beta di iOS svela il futuro di Apple: circa 40 nuovi prodotti in arrivo

Un semplice file di sistema può diventare una finestra sul futuro. È esattamente quello che è successo con una delle prime versioni beta di iOS 26, da cui sarebbe emerso un elenco impressionante di circa 40 dispositivi Apple non ancora annunciati. Una fuga di informazioni che, se confermata, delinea una roadmap molto più ambiziosa di quanto ci si aspettasse.
A riportare la scoperta è MacRumors, che cita una propria fonte interna: i riferimenti sarebbero stati individuati nel codice della beta per sviluppatori di iOS 26 (build 23A5260n). All’interno compaiono codici ingegneristici, che i giornalisti hanno incrociato con modelli futuri di iPhone, iPad, Mac, wearable, chip e persino dispositivi domestici e robotici.
Il risultato è un quadro sorprendente, che racconta un’Apple pronta a espandersi in tutte le direzioni.
iPhone: pieghevoli, Air e nuove generazioni
La parte più esplosiva riguarda ovviamente gli iPhone. Tra i codici individuati compaiono riferimenti non solo ai modelli futuri “classici”, ma anche a dispositivi che potrebbero cambiare la lineup.
Spiccano iPhone 18 Pro e 18 Pro Max, affiancati da un iPhone 17e, probabile modello più accessibile, e da iPhone Air 2, il cui firmware sarebbe stato preparato prima di un presunto rinvio del lancio. Ma il dettaglio che accende davvero l’attenzione è la presenza di un iPhone pieghevole, identificato con il codice V68. Se reale, sarebbe il segnale che Apple è finalmente pronta a entrare nel mercato foldable, finora osservato con estrema cautela.
iPad e Mac: Apple Silicon ovunque
Anche il mondo iPad sembra destinato a un aggiornamento profondo. Nel codice compaiono riferimenti a un iPad di 12ª generazione, in versioni Wi-Fi e 5G, e a una nuova generazione di iPad Air con chip M4, declinata in più configurazioni e dimensioni da 11 e 13 pollici.
Ma è sul fronte Mac che l’elenco diventa quasi enciclopedico. Apple starebbe lavorando a un vero e proprio esercito di computer basati sui chip M5 e M6, inclusi:
- Un MacBook “economico” con chip A18 Pro, che suggerisce una strategia simile a quella vista su iPad
- Nuovi MacBook Air M5 da 13 e 15 pollici
- Una vasta gamma di MacBook Pro, sia M5 che M6, con versioni Pro e Max
- Mac mini e Mac Studio aggiornati, fino ad arrivare a configurazioni con M5 Ultra
Il messaggio è chiaro: Apple Silicon continuerà a spingere forte, coprendo ogni fascia, dal modello entry-level alle workstation più potenti.
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Vision, AR e wearable: il futuro è (ancora) incerto
La sezione più affascinante — e allo stesso tempo più nebulosa — riguarda realtà aumentata e dispositivi indossabili. Nel codice vengono citati:
- Vision Air, una possibile versione più leggera e accessibile del visore
- Una Vision Pro “economica”
- Occhiali AR di varia natura, alcuni dei quali indicati come prototipi probabilmente cancellati
- Smart glasses con intelligenza artificiale, segno che Apple sta esplorando seriamente questo segmento
Sul fronte wearable più tradizionale, emergono Apple Watch Series 12, Apple Watch Ultra 4 e nuovi chip dedicati come S11 e U3.
Chip, casa intelligente e… un robot da tavolo
Non mancano riferimenti a nuovi processori, tra cui A20, A20 Pro, M5, M6 e varianti Ultra, a conferma di una roadmap hardware già pianificata con largo anticipo.
Ma è nella sezione “altri dispositivi” che l’elenco diventa quasi surreale. Oltre a AirTag 2, Apple TV, HomePod mini 2 e un nuovo Studio Display, compaiono:
- Un hub desktop per la smart home
- un hub a parete per dispositivi intelligenti
- un accessorio domestico non identificato, che potrebbe essere la famosa fotocamera smart Apple
- e persino un robot da tavolo, codice J595, che apre scenari inaspettati sul futuro dell’ecosistema domestico Apple
Nulla è inciso nella pietra
Va sottolineato un punto fondamentale: si tratta di informazioni preliminari. I piani di Apple possono cambiare, alcuni prodotti potrebbero essere rinviati o cancellati, altri potrebbero non arrivare mai sul mercato. Ma una cosa emerge con forza da questo leak: Apple sta lavorando su molto più di quanto lasci trasparire pubblicamente.
Se anche solo una parte di questo elenco dovesse concretizzarsi, il biennio 2026–2027 potrebbe essere uno dei più densi e rivoluzionari della storia dell’azienda.
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