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WhatsApp per Windows ora divora RAM: la nuova versione è un “mostro affamato”

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WhatsApp per Windows era già lontano dall’essere un’app leggera. Ma adesso, dopo l’ennesimo cambio di tecnologia, è diventata un vero e proprio mostro famelico di RAM. E gli utenti lo stanno già notando: l’app, dall’oggi al domani, si è trasformata in qualcosa di molto più pesante… e per molti, ingestibile.

Meta ha infatti smesso di supportare la versione desktop precedente — quella ottimizzata per Windows 11 — sostituendola con una nuova build che, pur funzionando alla stessa maniera, si comporta in modo completamente diverso sotto il cofano. E non in senso positivo.

Da Electron a UWP a WebView2: l’ennesimo cambio di rotta che peggiora tutto

Un tempo WhatsApp per PC girava su Electron. Poi era passato alla piattaforma UWP, più moderna e più snella. Adesso, gli sviluppatori hanno deciso di spostare tutto su WebView2, la tecnologia basata sul motore di Microsoft Edge.

Per l’utente? Nessuna differenza evidente.
Stesse chat. Stesse notifiche. Stessa interfaccia.

Per il PC?
Una catastrofe.

Dove prima bastavano poche decine o centinaia di megabyte, oggi l’app può arrivare a “bruciare” fino a 3 GB di RAM se si scorrono molte chat. Una cifra assurda per un semplice messenger.

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Su macchine moderne, magari non te ne accorgi.
Ma se hai un PC con 8 GB di RAM — o peggio, 4 GB — WhatsApp può trasformarsi nel programma che ti prosciuga tutto, lasciando il computer a boccheggiare mentre cerchi di lavorare.

Apri un paio di chat, qualche immagine, una chiamata… ed è fatta:
lag, freeze e ventole che urlano.

La nuova build 2.2584.3.0 è già arrivata sul Microsoft Store e ha rimpiazzato quella precedente, più leggera. Nessuna scelta, nessuna possibilità di rimanere sulla versione ottimizzata.

Meta tace, ma le indiscrezioni parlano chiaro

Perché questo “downgrade travestito da aggiornamento”?
Meta non ha dato alcuna spiegazione.

Secondo diverse fonti del settore, il vero motivo sarebbe una scelta interna: lo scioglimento del team che sviluppava la versione nativa, probabilmente ritenuta troppo costosa da mantenere.

Risultato?
Si passa alla soluzione meno impegnativa — WebView2 — anche se molto meno efficiente.

Conclusione: un aggiornamento che peggiora la vita agli utenti

WhatsApp per Windows oggi pesa più di prima, consuma più memoria, e rischia di mettere in crisi migliaia di PC più datati. Il messenger più usato al mondo si trasforma così in un’app sempre più simile a una pagina web mastodontica incapsulata in un contenitore… con le conseguenze che tutti possiamo immaginare.

Un aggiornamento dovrebbe migliorare la vita degli utenti.
Stavolta, sembra l’esatto contrario.

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