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WhatsApp, Telegram e altri servizi online vittime di un attacco DDoS in Russia

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Il 21 agosto 2024, diverse importanti piattaforme di comunicazione, tra cui WhatsApp e Telegram, sono state al centro di un attacco DDoS in Russia che ha causato un’interruzione del loro funzionamento su vasta scala. La notizia, appresa dall’agenzia di stampa russa Tass dal Servizio federale per il monitoraggio delle comunicazioni Roskomnadzor, è stata poi ripresa da autorevoli agenzie internazionali come Reuters.

Il centro per il monitoraggio e il controllo delle reti per le comunicazioni pubbliche ha registrato l’interruzione del funzionamento di un certo numero di servizi in territorio russo a partire dalle ore 14 locali (le 13 in Italia, ndr) – ha comunicato il Roskomnadzor alla Tass. La circostanza è riconducibile a un attacco DDoS contro gli operatori di comunicazione russi. Alle ore 15 di Mosca (le 14 in Italia, ndr) l’attacco risulta respinto con i servizi che sono tornati a funzionare regolarmente.

Oltre a WhatsApp e Telegram, pare che l’attacco abbia interessato altri “big” del web come Wikipedia, Skype e Discord. In Italia non si sono verificate discontinuità. La nota inviata dal Roskomnadzor è priva di indicazioni sui possibili responsabili.

È già qualche settimana che a Mosca e dintorni c’è più di qualche problema con le piattaforme online occidentali. A inizio agosto è toccato a YouTube, anche se in quel caso la causa è sembrata legata a una precisa azione del Cremlino, più che a problemi tecnici o attacchi informatici. Altre “noie” hanno riguardato, sempre a inizio mese, l’app di messaggistica istantanea Signal.

Sia Telegram (del “dissidente” Durov) che WhatsApp, come le altre piattaforme di Meta, non sono per così dire ben volute dal Cremlino. Facebook e Instagram ad esempio sono vietati, anche se i russi, volendo, possono aggirare le restrizioni in maniera abbastanza semplice utilizzando una rete privata virtuale, una VPN.

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Cosa è successo?

In Russia, diverse piattaforme di comunicazione, tra cui WhatsApp e Telegram, sono state colpite da un attacco DDoS. Questo tipo di attacco informatico ha causato un’interruzione a livello su larga scala del funzionamento di questi servizi.

Fortunatamente, l’attacco è stato respinto e i servizi sono tornati a funzionare regolarmente. Tuttavia, non sono state rese note informazioni sui possibili responsabili di questo cyberattacco.

Gli attacchi DDoS mirano a sovraccaricare i sistemi informatici con grandi quantità di traffico, rendendo inaccessibili i servizi online per gli utenti legittimi. Questo episodio evidenzia la vulnerabilità delle piattaforme di comunicazione e la necessità di mantenere solide misure di sicurezza informatica, soprattutto in un contesto geopolitico delicato.

Sebbene al momento non siano emersi dettagli sugli autori dell’attacco, episodi del genere sottolineano l’importanza di rafforzare la resilienza dei sistemi di comunicazione digitale per far fronte a minacce di questo tipo in futuro.

Cosa significa DDoS?

DDoS sta per Distributed Denial of Service, ovvero un attacco informatico che mira a rendere un servizio online inaccessibile sovraccaricandolo di richieste. In questo caso, l’attacco DDoS ha preso di mira gli operatori di comunicazione russi, rendendo inaccessibili i servizi che utilizzano le loro infrastrutture.

Cosa significa VPN?

VPN sta per Virtual Private Network, ovvero una rete privata virtuale che consente di navigare in internet in modo anonimo e sicuro. Una VPN crea un tunnel crittografato tra il dispositivo dell’utente e un server remoto, mascherando l’indirizzo IP dell’utente e rendendo difficile tracciare la sua attività online.

Cosa possiamo imparare da questo evento?

Questo evento ci ricorda che gli attacchi DDoS possono essere molto pericolosi e possono causare danni significativi alle aziende e ai singoli utenti. È importante proteggersi da questi attacchi utilizzando misure di sicurezza adeguate, come ad esempio un firewall e un sistema di rilevamento delle intrusioni.

Inoltre, questo evento ci ricorda che i governi possono utilizzare gli attacchi DDoS per censurare internet e limitare la libertà di espressione. È importante essere consapevoli di questi rischi e utilizzare strumenti come le VPN per proteggersi dalla censura.

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