Windows 11 blocca l’anteprima dei file scaricati: ecco la verità dietro la nuova “protezione” di Microsoft

Gli utenti di Windows 11 sono rimasti spiazzati dopo l’ultimo aggiornamento di ottobre: improvvisamente, l’anteprima dei file scaricati da Internet non funziona più. Documenti, immagini o PDF appaiono vuoti nel pannello di “Esplora file” — con un messaggio d’avviso che invita ad aprirli solo “se ci si fida della fonte”.
Molti hanno pensato a un bug, ma la verità è un’altra: non è un errore, è una decisione voluta da Microsoft.
Il nuovo “blocco di sicurezza” che nessuno ha chiesto
Secondo i tecnici di Redmond, il colosso ha disattivato l’anteprima automatica per i file contrassegnati come “Mark of the Web”, ovvero quelli provenienti da Internet, per aumentare la sicurezza.
In pratica, ogni file scaricato da browser o email riceve un’etichetta nascosta che indica la sua origine online. A quel punto, Windows 11 blocca la visualizzazione del contenuto, mostrando invece l’avviso:
“Il file che si sta tentando di visualizzare potrebbe danneggiare il computer.”
Questo blocco è stato introdotto per chiudere una vulnerabilità legata agli hash NTLM, che poteva essere sfruttata dagli hacker per rubare credenziali aziendali semplicemente aprendo l’anteprima di un file malevolo.

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Una scelta “sicura”, ma che penalizza l’esperienza utente
La modifica riguarda tutte le versioni di Windows 11, comprese quelle enterprise e server (da Windows Server 2012 a 2025).
Chi lavora con allegati, immagini o file ZIP scaricati, ora deve aprirli manualmente ogni volta, interrompendo un flusso di lavoro che prima era immediato.
Non è però tutto perduto:
se vuoi ripristinare l’anteprima di un singolo file, basta cliccare con il tasto destro → Proprietà → Sblocca (“Unlock”), confermando di fidarti della fonte.
Windows 10 resta immune (per ora)
Curiosamente, questa limitazione non riguarda Windows 10. Il vecchio sistema operativo non riceve più aggiornamenti di sicurezza regolari, tranne per chi partecipa al programma Extended Security Updates (ESU).
Paradossalmente, quindi, chi non ha aggiornato può ancora visualizzare liberamente le anteprime.
Sicurezza o controllo?
La nuova misura divide gli utenti:
- da un lato, un passo avanti nella sicurezza contro phishing e exploit nascosti;
- dall’altro, una limitazione dell’autonomia dell’utente, che vede ridursi le funzionalità “per il suo bene”.
E mentre Microsoft giustifica tutto con la protezione degli utenti, cresce la sensazione che Windows 11 stia diventando sempre più restrittivo, trasformando anche le azioni più banali in procedure “supervisionate”.
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