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XoMotion: l’esoscheletro che fa camminare (e ballare) chi non poteva più farlo

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Da paziente a pioniera della mobilità del futuro: la storia di Chloë Angus e l’invenzione che sta cambiando la vita di chi ha una lesione al midollo spinale.

Camminare. Stare in piedi. Ballare. Per migliaia di persone con lesioni al midollo spinale, queste azioni quotidiane sono diventate impossibili. Ma ora qualcosa sta cambiando. Si chiama XoMotion ed è un esoscheletro rivoluzionario che restituisce la libertà di movimento senza l’uso di stampelle o bastoni.

Un esoscheletro che cammina da solo

Creato dalla startup canadese Human in Motion Robotics, XoMotion è auto-equilibrato e permette alle persone con gravi disabilità motorie di muoversi in modo naturale. A differenza di altri esoscheletri, non richiede supporti esterni e offre autonomia reale, dentro e fuori le cliniche.

Il suo debutto pubblico ha lasciato tutti a bocca aperta: durante il CES di Las Vegas, Chloë Angus, direttrice dell’azienda e utente del dispositivo, ha ballato davanti al pubblico. “Camminare è incredibile. Ma ballare… ti cambia la vita”, ha detto emozionata.

Dalla diagnosi alla rivoluzione

Nel 2015, Chloë scopre di avere un tumore benigno alla colonna vertebrale. In poco tempo perde l’uso delle gambe. I medici le dicono che non camminerà mai più. Ma lei non si arrende. Incontra due ingegneri – Siamak Arzanpour ed Edward Park – che stanno lavorando a un progetto ambizioso: un esoscheletro senza stampelle.

Chloë entra nel team e trasforma la sua esperienza da paziente in uno strumento essenziale per migliorare il dispositivo. Le sue osservazioni, come l’impossibilità di alzarsi agevolmente da una sedia, sono state fondamentali per adattare il design alle esigenze reali.

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Come funziona XoMotion?

Il dispositivo è dotato di attuatori alle articolazioni (anca, ginocchia, caviglie) e sensori intelligenti che leggono la posizione del corpo e dell’ambiente. Il tutto viene controllato tramite un joystick con cavo, evitando i rischi delle connessioni wireless.

Ma la vera novità è il “modo danza”: il sistema interpreta i movimenti del busto per avviare e regolare gli spostamenti. Le batterie intercambiabili garantiscono fino a 3 ore di autonomia.

Test clinici, uso domestico e accessibilità

Il XoMotion è già stato approvato per l’uso nei centri di riabilitazione canadesi e ha iniziato i test clinici negli Stati Uniti, grazie alla collaborazione con il centro Shirley Ryan AbilityLab di Chicago.

L’obiettivo? Renderlo utilizzabile anche a casa, fuori dal contesto medico. Tuttavia, il costo stimato è elevato: tra 80.000 e 100.000 dollari. Alcuni enti pubblici e assicurazioni statunitensi iniziano però a coprire parte delle spese, dato l’enorme potenziale terapeutico.

Non solo mobilità: una rivoluzione per tutto il corpo

Gli esoscheletri come XoMotion non migliorano solo il movimento. Studi clinici dimostrano benefici su umore, sonno, digestione, livelli di colesterolo e persino nella prevenzione di piaghe da decubito. Chloë Angus, che continua a perfezionare il progetto, lo dice chiaramente: “L’efficacia medica e la sostenibilità economica determineranno il futuro di questi dispositivi”.

E conclude con una potente metafora:

“Sai com’è stare 14 ore in economy class su un aereo? Ora immagina vivere in quel sedile per tutta la vita. Il XoMotion è la mia via d’uscita. È la mia libertà”.

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