A che punto siamo con il Metaverso? Ecco le ultime novità
Era il 2021, il creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, lanciava la sua idea per rinnovare il mondo del web e dei social network. Da quel momento, la parola Metaverso ha iniziato a farsi strada tra pagine di giornale e dibattiti in tv, eppure i suoi contorni appaiono ancora sfocati, poco chiari. Sono passati due anni, un tempo abbastanza lungo per permetterci di tirare le prime somme e per chiederci: oggi cos’è il Metaverso?
Il segmento più sviluppato è sicuramente quello dell’e-commerce, anzi, per dirla con i termini giusti, dello shoppingtainment. Si tratta di una nuova frontiera, che unisce divertimento e acquisti sulle piattaforme online, che permette agli utenti di entrare in un mercato immersivo totalmente in 3D, interagire con i venditori e con gli altri clienti, scoprire i prodotti in maniera nuova, rimanendo però comodamente sul proprio divano di casa.
Il Metaverso, come spiega Gaming Report, è uno spazio esplorato soprattutto dalle realtà del gaming, particolarmente nell’industria dei casinò online, che ha iniziato a guardare a questo nuovo mercato per offrire agli utenti una nuova esperienza di gioco, coinvolgente e interattiva come non si era mai vista prima. Non mancano però altri esempi legati al mondo del gioco online come i portali The Sandbox oppure Axie Infinity, Decentraland e Spatial. Una delle prospettive più interessanti del Metaverso, però, è quella di un settore che ai nostri occhi non può che essere reale, pratico, materiale. E invece è proprio nel campo della sanità che si sta esplorando la dimensione immersiva e digitale. Con dei risultati veramente sorprendenti.
Il Metaverso offre diverse possibilità anche nel complesso campo della sanità: dall’educazione al praticantato medico alle specializzazioni condotte in ambienti virtuali, che permettono la simulazione di interventi complessi senza alcun rischio per la vita dei pazienti. Secondo quanto riporta Agenda Digitale, il Metaverso potrebbe offrire nuove frontiere riguardo alla comunicazione tra medici e malati, al monitoraggio dei dati che potrebbe avvenire in maniera telematica, così come alla diagnostica e alla capacità di analisi. Una delle ultime novità guarda poi all’ambito della salute mentale, con diversi esperti hanno sperimentato l’utilizzo del Metaverso come spazio per permettere terapie immersive e sostegno psicologico virtuale, oppure alla possibilità tramite l’exergaming di far fare attività fisica da remoto anche a pazienti con difficoltà motorie.
Strategie e prassi che sembrano arrivare da un film di fantascienza e che invece iniziano ad essere sempre di più la realtà. Una realtà virtuale, ovviamente.
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