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A Londra, le telecamere leggono il labiale delle persone

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Nella città del Grande Fratello, la privacy è solo un lontano ricordo

Londra è una delle città più sorvegliate al mondo, con oltre 600.000 telecamere a circuito chiuso che monitorano ogni angolo della metropoli. Ma non solo: alcune di queste telecamere sono dotate di tecnologie avanzate che consentono di riconoscere i volti delle persone e di interpretare ciò che dicono leggendo il movimento delle labbra.

Si tratta di un sistema di sorveglianza che solleva molte preoccupazioni per la privacy e i diritti dei cittadini, che potrebbero essere spiati senza il loro consenso e senza una chiara regolamentazione. Il governo britannico sostiene che queste telecamere servono a garantire la sicurezza pubblica e a prevenire il crimine, ma alcuni esperti e attivisti avvertono che si tratta di una violazione della libertà e della dignità delle persone.

Il riconoscimento facciale è una tecnologia che permette di identificare una persona confrontando la sua immagine con un database di volti noti, come quelli di criminali, terroristi o sospetti. La polizia di Londra ha iniziato a testare questa tecnologia nel 2016, ma ha ricevuto molte critiche per la sua inefficacia e per i falsi positivi. Inoltre, la Corte d’Appello ha stabilito nel 2020 che l’uso del riconoscimento facciale da parte della polizia del Galles del Sud era illegale, perché violava i diritti umani e la protezione dei dati.

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La lettura del labiale è una tecnologia che permette di capire ciò che una persona dice osservando il movimento delle sue labbra e della sua bocca. Si tratta di una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, che usa algoritmi di apprendimento automatico per analizzare le immagini e tradurle in parole. Questa tecnologia è stata sviluppata da alcuni ricercatori dell’Università di Oxford e della Google DeepMind, e ha raggiunto una precisione del 46,8%. Tuttavia, la lettura del labiale presenta molte sfide e limiti, come la variazione delle condizioni di luce, la presenza di ostacoli, il dialetto e l’accento delle persone.

L’uso combinato di queste due tecnologie potrebbe creare una situazione di sorveglianza totale, in cui le autorità potrebbero sapere non solo chi sono le persone, ma anche cosa dicono e pensano. Questo potrebbe avere effetti negativi sulla libertà di espressione, sulla riservatezza delle comunicazioni e sulla fiducia tra le persone. Alcuni studiosi hanno paragonato questa situazione a quella descritta nel romanzo “1984” di George Orwell, in cui il Grande Fratello controlla ogni aspetto della vita dei cittadini.

Per questo motivo, molti chiedono una maggiore trasparenza e regolamentazione sull’uso di queste tecnologie, che dovrebbero essere sottoposte a un controllo democratico e a una valutazione di impatto. Inoltre, si dovrebbe garantire il diritto dei cittadini a opporsi al riconoscimento facciale e alla lettura del labiale, e a essere informati sulle finalità e le modalità di trattamento dei loro dati personali. Infine, si dovrebbe promuovere una cultura della privacy e della responsabilità, che tuteli la dignità e l’autonomia delle persone.

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