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Addio fake: Facebook e Instagram svelano i contenuti creati con l’IA

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Meta, la società guidata da Mark Zuckerberg, ha annunciato nuove misure in merito ai contenuti creati o modificati tramite intelligenza artificiale. Queste includono l’introduzione di etichette specifiche per identificare video, audio e immagini generati dall’IA su queste piattaforme.

L’implementazione di questi aggiornamenti inizierà a maggio 2024 e, a partire da luglio prossimo, non verranno più eliminati i contenuti generati dall’IA che non violano le politiche dell’azienda.

Con queste misure, la società di Mark Zuckerberg intende rispondere all’aumento dell’uso dell’IA per generare contenuti digitali. Meta riconosce che la politica originale, incentrata principalmente sui video manipolati, è insufficiente di fronte all’avanzamento della tecnologia che ora consente anche di generare audio e fotografie.

Come funzionerà la nuova etichetta

La revisione della politica sui contenuti generati dall’IA avviene dopo aver ricevuto suggerimenti per una posizione “meno restrittiva” da parte del Consiglio consultivo sui contenuti di Meta.

Uno degli aspetti più importanti di questa nuova strategia è l’etichetta “Creato con IA“, che verrà applicata ai contenuti identificati come tali in base al rilevamento di segnali specifici nei metadati.

Inoltre, prevede la partecipazione di aziende come Google, OpenAI, Microsoft, Adobe e Midjourney, per facilitare alle piattaforme di Meta l’identificazione precisa se un contenuto è stato generato dall’IA.

La società implementerà anche altre misure per fornire un contesto più ampio sull’origine del contenuto. Ad esempio, se un materiale generato dall’IA rappresenta un rischio elevato di ingannare su un argomento importante, verrà aggiunta un’etichetta più in evidenza in modo che le persone dispongano di maggiori informazioni e contesto durante la visualizzazione.

Perché Meta sta adottando queste misure

Meta ha collaborato con partner del settore per identificare le pubblicazioni generate dall’IA analizzando i metadati.

Una delle ragioni principali alla base di questi cambiamenti è il feedback ricevuto dal Consiglio consultivo sui contenuti di Meta. Secondo Monika Bickert, vicepresidente della politica sui contenuti di Meta, l’organo ha ritenuto che l’approccio dell’azienda fosse troppo restrittivo e ha suggerito di adottare un approccio più ampio per affrontare i contenuti generati dall’IA.

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Per la dirigente, la decisione si basa sull’evoluzione dell’IA negli ultimi anni, che ora è in grado di produrre contenuti realistici in varie forme, non solo in video, come si pensava inizialmente.

Ha anche assicurato che “il nostro approccio attuale è troppo limitato, poiché copre solo i video creati o modificati dall’IA che fanno sembrare che una persona dica qualcosa che non ha detto”. Riconoscendo la necessità di adattarsi ai progressi tecnologici.

A chi interesserà il cambiamento

Questa nuova modalità di etichettatura non solo mira ad adattarsi ai rapidi progressi tecnologici, ma anche a rispettare la libertà di espressione.

Questo nuovo approccio ai contenuti generati dall’IA riguarderà persone, creatori, nonché aziende e inserzionisti, che dovranno includere avvisi specifici nelle campagne che utilizzano elementi visivi creati o manipolati dall’IA.

Inoltre, Meta ha ricordato che continuerà a eliminare qualsiasi pubblicazione che violi le sue Norme della community, indipendentemente dal fatto che sia stata creata dall’IA o da esseri umani.

Evitando l’eliminazione di contenuti manipolati che non violano altre politiche, punta a un equilibrio tra la veridicità delle informazioni e il diritto degli utenti di esprimersi creativamente.

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