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App più sicure: Telegram non è più nella Top 5!

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Il panorama della messaggistica sicura è in piena evoluzione, e secondo l’ultimo studio pubblicato dagli esperti di Artezio (parte del gruppo Lanit), nel 2025 alcuni nomi storici stanno perdendo terreno. A sorpresa, Telegram è uscita dalla top five delle app di messaggistica più sicure, cedendo il passo a nuove piattaforme che puntano tutto su privacy, crittografia avanzata e trasparenza.

Lo studio – condotto su 60 parametri di valutazione, tra cui crittografia, gestione dei metadati, resistenza alle minacce moderne e politiche di tutela della privacy – è stato condiviso in anteprima da Gazeta.Ru grazie al servizio stampa di Lanit.

La nuova classifica dei 10 messenger più sicuri del 2025 include:

  • Signal (leader assoluto),
  • Olvid,
  • Threema,
  • Element (Matrix),
  • Session,
  • seguiti da Wickr, Wire, iMessage, WhatsApp e Viber.

Perché Telegram è scesa in classifica?

Secondo Sergey Matusevich, direttore sviluppo AI e tecnologie web presso Artezio, la discesa di Telegram è legata a cambiamenti nella sua politica di sicurezza avvenuti nel 2024, oltre a limiti strutturali mai risolti: la mancanza della crittografia end-to-end di default, specialmente nelle chat di gruppo, rappresenta ancora un punto critico rispetto agli standard attuali.

Inoltre, gli esperti segnalano che piattaforme come Telegram e WhatsApp stanno progressivamente aprendo le porte alla collaborazione con le forze dell’ordine, una tendenza che ne mina l’immagine di strumenti a tutela della privacy.

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Chi domina la scena nel 2025?

In cima alla classifica troviamo Signal, apprezzata per la sua natura open source, la raccolta minima di dati e l’introduzione della crittografia ritardata, un’innovazione del 2024 che protegge i messaggi anche se le chiavi vengono compromesse.

Segue al secondo posto Olvid, messenger francese che ha costruito la sua reputazione su un’architettura zero-trust, capace di funzionare senza numeri di telefono o e-mail. Il terzo gradino del podio spetta a Threema, forte della sua crittografia end-to-end completa e della possibilità di registrarsi in forma anonima.

Il quarto posto va a Element, piattaforma open source basata su Matrix, che punta sulla decentralizzazione. Infine, Session, app australiana in crescita, conquista la quinta posizione grazie alla sua architettura simile a Tor, che nasconde il percorso completo dei messaggi attraverso un sistema a più server intermedi.

L’era della deanonimizzazione

Secondo Artezio, sta emergendo un trend chiaro: gli utenti stanno abbandonando i messenger tradizionali a favore di servizi alternativi dove la privacy è una priorità assoluta. La crescente tendenza alla deanonimizzazione, unita alle pressioni normative, sta spingendo milioni di persone a cercare strumenti che offrano sicurezza reale, e non solo promesse di marketing.

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