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Apple perde la causa contro le commissioni dell’App Store nel Regno Unito

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Un tribunale del Regno Unito ha respinto la richiesta di Apple di archiviare una causa intentata da un gruppo di sviluppatori di app che accusano l’azienda di aver abusato della sua posizione dominante nell’App Store. La causa, intentata nel 2020, sostiene che Apple addebita commissioni eccessive agli sviluppatori, che vanno dal 15% al 30% per ogni acquisto effettuato tramite l’App Store.

Gli sviluppatori sostengono che le commissioni di Apple sono anticoncorrenziali e danneggiano i consumatori, poiché costringono gli sviluppatori ad aumentare i prezzi delle loro app. Sostengono inoltre che Apple utilizza la sua posizione dominante per impedire agli sviluppatori di offrire le loro app al di fuori dell’App Store, limitando la scelta dei consumatori.

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Apple ha negato le accuse, sostenendo che le sue commissioni sono in linea con quelle addebitate da altri app store e che sono necessarie per coprire i costi di gestione dell’App Store. L’azienda ha inoltre sostenuto che le sue politiche sull’App Store sono progettate per proteggere i consumatori da app dannose o di bassa qualità.

La decisione del tribunale è una vittoria per gli sviluppatori di app e potrebbe aprire la strada ad altre azioni legali contro Apple. La sentenza potrebbe anche costringere Apple a rivedere le sue politiche sull’App Store, il che potrebbe portare a commissioni più basse per gli sviluppatori e a una maggiore scelta per i consumatori.

Tuttavia, è importante notare che questa è solo una sentenza di primo grado e Apple ha il diritto di appellarsi. La battaglia legale tra Apple e gli sviluppatori di app è tutt’altro che finita.

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