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Apple perde terreno nella corsa all’intelligenza artificiale

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L’analista Mark Gurman ha recentemente rivelato che alcuni dipendenti di Apple esprimono preoccupazioni riguardo alla piattaforma di intelligenza artificiale Apple Intelligence. Secondo queste valutazioni, l’azienda si troverebbe significativamente indietro rispetto ai suoi concorrenti nel campo dell’AI, e i test interni sembrano confermare questa impressione.

Gurman sottolinea che, secondo i dipendenti, i risultati dei test mostrano che ChatGPT di OpenAI supera Apple Intelligence in precisione e capacità di comprensione. In particolare, lo studio ha rilevato che ChatGPT è il 25% più preciso di Siri e riesce a riconoscere il 30% in più delle domande. Alcuni all’interno di Apple ritengono addirittura che la tecnologia di intelligenza artificiale generativa dell’azienda sia indietro di almeno due anni rispetto ai leader di settore.

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Una delle cause di questo ritardo potrebbe essere il maggiore focus di Apple sull’hardware dei propri dispositivi piuttosto che sui servizi cloud. Tuttavia, ci sono segnali di cambiamento: secondo fonti interne, Apple sta lavorando per integrare funzionalità avanzate come GPT-4o in Siri e per adottare strumenti di generazione di testo sviluppati da OpenAI.

Gurman osserva che, attualmente, Apple non ha ancora dimostrato di possedere una reale competenza nell’ambito dell’intelligenza artificiale. “Oggi ci sono pochi motivi per scegliere i prodotti Apple esclusivamente per Apple Intelligence. I consumatori potrebbero rimanere delusi scoprendo che i nuovi dispositivi offrono pochi strumenti di intelligenza artificiale significativi”, afferma l’analista.

Tuttavia, Apple ha ancora due vantaggi chiave: un ecosistema efficiente che consente aggiornamenti rapidi e un potenziale di crescita. Un esempio di questo è il servizio di mappatura dell’azienda, che, sebbene inizialmente fosse considerato inferiore rispetto ai concorrenti, è riuscito a diventare molto competitivo nel tempo.

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