Apple rimuove dall’App Store 11 app dannose contenenti il trojan SparkCat

Apple ha rimosso dall’App Store 11 applicazioni che contenevano il trojan SparkCat, un malware in grado di trasmettere dati dalle foto degli utenti a soggetti malintenzionati. La scoperta è stata segnalata dal portale iPhones.ru, che ha fatto riferimento a un rapporto di Kaspersky Lab, nota azienda specializzata in cybersecurity.

Oltre alle 11 app rimosse, altre 89 applicazioni e giochi con codice simile non hanno superato i controlli di sicurezza di Apple o sono stati precedentemente eliminati dalla piattaforma nell’ambito delle misure antifrode avanzate adottate dall’azienda.

Quando Apple rimuove un’app per frode, non solo elimina l’applicazione, ma disabilita anche l’account sviluppatore associato. Ciò impedisce allo sviluppatore di pubblicare nuove app con lo stesso account. Inoltre, lo sviluppatore subisce perdite finanziarie, poiché gli account per la pubblicazione di app su App Store sono disponibili solo tramite abbonamento.

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Il trojan SparkCat è stato scoperto da Kaspersky Lab e si maschera da applicazioni legittime, come messaggeri, assistenti AI, servizi di consegna di cibo o piattaforme per l’accesso a exchange di criptovalute. Questo malware è stato individuato sia nell’App Store per iOS che su Google Play per Android.

Una volta installate, le app infette richiedono l’accesso alla galleria fotografica dell’utente. Successivamente, il trojan analizza il testo presente nelle immagini alla ricerca di parole chiave specifiche. Quando le trova, invia le foto ai cybercriminali. L’obiettivo principale di SparkCat è rubare frasi di recupero (seed phrase) dagli screenshot per accedere ai portafogli crittografici degli utenti.

Secondo Kaspersky Lab, questa è la prima volta che un trojan di questo tipo viene rilevato in applicazioni iOS disponibili sull’App Store. La scoperta sottolinea l’importanza di mantenere alta la guardia, anche su piattaforme considerate generalmente sicure come quelle di Apple.

Apple continua a rafforzare le proprie misure di sicurezza per proteggere gli utenti, ma casi come questo dimostrano che la minaccia di malware e frodi digitali rimane sempre presente. Gli utenti sono invitati a prestare attenzione alle autorizzazioni richieste dalle app e a installare solo software proveniente da fonti affidabili.

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