Attento ai link brevi: alcuni possono contenere minacce
I criminali informatici possono nascondere siti web falsi e truffe utilizzando servizi gratuiti per accorciare gli URL. Ma ci sono i modi per scoprirlo in tempo.
I metodi utilizzati dai criminali informatici per infiltrarsi nei dispositivi delle persone sono migliorati nel tempo e utilizzano anche servizi online gratuiti per colpire le persone con truffe online. Anche i link brevi sono uno strumento che può portare a violazioni della sicurezza digitale.
I link brevi hanno la caratteristica di utilizzare un minor numero di caratteri in un link che porta gli utenti alla stessa pagina web impostata dal loro creatore. A volte possono essere personalizzati per renderli più attraenti, ma in generale nessuno di essi mostra o fornisce indicazioni sul sito web a cui reindirizzano.
Secondo l’Office of Internet Security (OSI) spagnolo, questa è la funzione più rischiosa dei link brevi, poiché forniscono meno informazioni agli utenti. L’inserimento è l’unica possibilità offerta ed è proprio questo il rischio che presentano: le persone devono “fidarsi” che il link non sia dannoso. Tuttavia, ci sono modi per sapere quando hanno un’alta probabilità di essere falsi.
Quando i link vengono inviati dai contatti
Analogamente alle campagne di truffa virtuale diffuse attraverso mezzi di comunicazione come e-mail e WhatsApp, i criminali informatici utilizzano queste piattaforme anche per replicare un breve link e spacciarlo per un messaggio relativo a un premio in attesa di essere rivendicato, a un’estrazione a premi, a uno sconto per la compilazione di un modulo, ecc.
Tuttavia, i criminali informatici chiedono che il link venga inoltrato ad altre persone per “riscuotere il premio” o affinché “anche altri abbiano la possibilità di vincere”. È anche possibile che un virus infiltrato in uno smartphone o in un computer cerchi di replicarsi inviando automaticamente un messaggio che include il link senza il consenso dell’utente.
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Per evitare di cadere in questo tipo di situazione, si raccomanda di non aprire alcun link breve prima di aver chiesto al contatto che lo ha inviato se intendeva scrivere il messaggio e a quale tipo di contenuto reindirizza. Nel caso in cui questi siano stati inviati da presunte aziende come parte di promozioni, sia per posta che per SMS, si raccomanda di non cliccarci sopra se il messaggio proviene da numeri comuni (+57 123 456 789, ad esempio) o da domini come @gmail.com, @outlook.com, @yahoo.com, tra gli altri, invece che da account istituzionali.
Utilizzo di un servizio di parsing degli URL
Così come i criminali informatici possono utilizzare strumenti gratuiti per diffondere campagne di truffa online, esistono anche alcuni strumenti che aiutano gli utenti a identificare i link brevi che sono pericolosi o contengono elementi dannosi.
Gli scanner di link brevi sono semplici da usare: basta collegarsi a uno di essi, incollare il link da controllare nella barra di ricerca come se fosse il motore di ricerca Google e fare clic sull’icona della lente di ingrandimento.
Nel caso di Norton, l’azienda di cybersicurezza dispone di SafeWeb, che consente di analizzare non solo i link modificati, ma anche qualsiasi altro tipo di link, breve o meno, per classificarlo come sicuro e classificarlo in base al suo utilizzo, come “videogiochi”, “social network”, tra gli altri. Nel caso in cui non si tratti di siti sicuri, lo strumento indicherà il tipo di minaccia che si cela dietro il link, come ad esempio “virus“, “phishing” e “spyware“.
Oltre al servizio offerto dall’azienda, esistono altri servizi gratuiti come urlxray.com, che indica solo il sito web originale, o getlinkinfo.com, che integra i dati dei siti web originali con le descrizioni delle pagine web create dalla comunità.
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