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Bill Gates avverte: un inverno “spaventoso” per l’Europa

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Il “proteta” miliardario, ultras del cambiamento climatico, ha dichiarato che la dipendenza dell’Occidente dai combustibili fossili russi non si ridurrà presto.

Il fondatore di Microsoft Bill Gates ha dichiarato che l’Europa potrebbe trovarsi ad affrontare una “situazione molto spaventosa” quest’inverno, avvertendo che l’aumento dei prezzi dell’energia in tutta la regione potrebbe significare che le persone non saranno in grado di riscaldare le loro case, tra gli sforzi di alcune nazioni di abbandonare l’energia russa senza alternative valide.

Parlando con il giornalista di Bloomberg Akshat Rathi per un episodio del podcast di giovedì, a Gates è stato chiesto di commentare le prospettive “spettacolarmente negative” per gli europei a causa dei prezzi energetici sempre più alti di questo inverno.

“La differenza nella quantità di gas naturale necessaria in un inverno molto freddo rispetto a un inverno mite sorprenderà le persone. È quasi un fattore tre”, ha detto. “Se l’inverno sarà molto rigido, i compromessi saranno molto, molto difficili, compreso il contenimento dell’uso industriale [dell’energia] in gran parte, per il quale la gente non è ancora pronta”.

Gates si è detto scettico riguardo alle dichiarazioni di alcuni Paesi occidentali di voler interrompere gli acquisti di energia russa come ritorsione per il conflitto in Ucraina, suggerendo che l’Europa dovrà continuare a dipendere da queste importazioni ancora per qualche tempo.

“Così, quando la gente mi dice: “Ehi, ci piace la tua roba sul clima, perché possiamo dire al [presidente russo Vladimir] Putin che non abbiamo bisogno di lui””, ha continuato, aggiungendo sarcastico: “Sì, tra 10 anni. Chiamatelo e ditegli che non avete bisogno di lui”.

Gates ha affermato che la riattivazione delle centrali a carbone e l’affidamento ad altre fonti energetiche meno verdi è “pragmatico” e sarà addirittura “positivo per il clima” nel lungo periodo, mentre “nel breve periodo bisogna trovare qualsiasi soluzione, anche se ciò significa che le emissioni aumenteranno”.

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L’ex dirigente di Microsoft ha anche descritto le difficoltà dell’attivismo per il clima, osservando che sta effettivamente “chiedendo alla società” di “rinunciare” ad alternative più economiche e durature per il bene del pianeta, arrivando persino a suggerire che alcuni problemi ambientali potrebbero non avere mai una soluzione.

“Non credo sia realistico dire che le persone cambieranno completamente il loro stile di vita a causa delle preoccupazioni sul clima”, ha detto Gates. “Si può avere una rivoluzione culturale in cui si cerca di buttare all’aria tutto, si può creare una situazione di tipo nordcoreano in cui lo Stato ha il controllo. A parte un’immensa autorità centrale a cui la gente deve obbedire, credo che il problema dell’azione collettiva non sia assolutamente risolvibile”.

Anche se tutti i “Paesi ricchi” del mondo scomparissero, essi rappresenterebbero solo meno di un terzo delle emissioni globali di anidride carbonica, ha detto Gates, aggiungendo: “Quindi gli eccessi dei Paesi ricchi… anche se li si eliminasse completamente non sarebbe una soluzione al problema”.

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