ChatGPT nei corridoi del potere: l’accordo da 1 dollaro che divide l’America

Il 6 agosto, la General Services Administration (GSA) statunitense ha annunciato un’intesa senza precedenti: tutte le agenzie federali avranno accesso a ChatGPT Enterprise per appena 1 dollaro l’anno. L’iniziativa, parte della strategia del presidente Donald Trump per consolidare la leadership USA nell’intelligenza artificiale, sta però accendendo un acceso dibattito. Per i sostenitori è un passo verso un’amministrazione più efficiente; per i critici, il preludio a un’infrastruttura di sorveglianza centralizzata.
Un affare o una porta aperta alle Big Tech?
Il patto garantisce alle agenzie l’uso illimitato dei modelli avanzati di OpenAI, con corsi di formazione inclusi. Un vero affare… almeno sulla carta. Secondo esperti legali, il costo simbolico maschera però una questione cruciale: il controllo che un’azienda privata potrebbe esercitare su sistemi pagati dai contribuenti.
Privacy sotto attacco
I timori non sono infondati. Nel 2023, la US Space Force sospese l’uso di ChatGPT per problemi di sicurezza. E lo stesso CEO di OpenAI, Sam Altman, ha ammesso che le conversazioni non godono di tutele legali in materia di privacy. Significa che, in teoria, un tribunale potrebbe obbligare alla divulgazione di dialoghi confidenziali.

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Dalla difesa alla politica
L’accordo segna anche un cambio di rotta per OpenAI, che nel 2021 aveva escluso l’uso militare dei suoi strumenti. Oggi collabora con il Dipartimento della Difesa su progetti di sicurezza informatica e supporto ai veterani, alimentando sospetti di un’integrazione più profonda con l’apparato militare. Intanto, cresce il timore che algoritmi poco trasparenti possano influenzare anche decisioni politiche sensibili.
Progresso o pericolo?
L’introduzione dell’IA nei processi decisionali pubblici potrebbe portare efficienza, ma rischia di consolidare una governance opaca. “L’intelligenza artificiale deve servire i cittadini, non controllarli”, ha avvertito Elon Musk, evocando lo spettro di una sorveglianza istituzionalizzata.
Il prezzo è simbolico: un dollaro. Ma il costo reale per la democrazia e la libertà potrebbe essere molto più alto.
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