ChatGPT ora stima il grasso corporeo dalle foto: l’IA sfida il vecchio BMI

La nuova versione di ChatGPT ha stupito tutti per la sua straordinaria capacità di stimare la percentuale di grasso corporeo (BFP) semplicemente analizzando una foto. Nei test condotti con immagini tratte da manuali medici, l’intelligenza artificiale ha raggiunto una precisione impressionante: errore medio di appena +0,8% negli uomini e +3,5% nelle donne.

Per anni abbiamo fatto affidamento sull’indice di massa corporea (IMC), spesso criticato per la sua approssimazione: non distingue tra massa muscolare e tessuto adiposo. Oggi, grazie a GPT-4o, le cose cambiano. Il modello AI analizza i dettagli visivi del corpo – come distribuzione e volume del grasso – per offrire una valutazione più accurata e personalizzata. E tutto ciò senza strumenti medici né spese elevate: basta una foto.

A confronto, una scansione DEXA – considerata uno standard clinico – può costare anche centinaia di euro. ChatGPT, invece, rende questo tipo di analisi accessibile a tutti.

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Certo, l’accuratezza è ancora leggermente inferiore per le donne (con un margine d’errore che può arrivare al 5,7%), soprattutto in presenza di un’alta percentuale di grasso corporeo. Come spiegano gli esperti, la distribuzione più complessa del tessuto adiposo femminile rende la stima visiva più difficile.

Nonostante questo limite, la capacità dell’intelligenza artificiale di stimare la composizione corporea rappresenta una piccola rivoluzione nella salute digitale. ChatGPT chiarisce che la sua valutazione non sostituisce una diagnosi medica, ma può rappresentare un primo passo per monitorare la propria forma fisica in modo semplice e non invasivo.

In futuro, questa tecnologia potrebbe mandare in pensione l’obsoleto BMI e offrire una valida alternativa alle costose valutazioni cliniche, portando la fotoanalisi corporea direttamente nelle mani degli utenti.

Fonte

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