Copilot sotto accusa: la nuova IA di Windows starebbe “spiando” gli utenti?

Un aggiornamento che doveva migliorare l’esperienza d’uso si è trasformato in un incubo per la privacy: secondo alcuni esperti, Copilot, l’intelligenza artificiale integrata in Windows 10 e 11, potrebbe essere al centro di una gravissima falla di sicurezza. Ma è davvero solo un bug, o Microsoft ha perso il controllo della sua stessa creatura?
Copilot filtra dati riservati? L’accusa è pesante
A lanciare l’allarme è stato un team di ricercatori informatici, che testando le ultime funzionalità introdotte da Microsoft, ha scoperto qualcosa di preoccupante: Copilot sarebbe in grado di accedere e “sniffare” dati riservati anche dove gli utenti hanno impostato rigide restrizioni.
Uno dei casi più emblematici? Un documento crittografato su SharePoint, la piattaforma di gestione file targata Microsoft. Nonostante i permessi di accesso negati, l’intelligenza artificiale sarebbe riuscita a leggere contenuti riservati tra cui password. Tutto questo semplicemente dialogando con l’IA, come se nulla fosse. Un errore tecnico o una falla progettuale troppo “comoda”?
95% degli utenti a rischio: una falla dalle proporzioni enormi
Windows 10 e 11 sono installati su oltre il 95% dei PC nel mondo, secondo le stime. Questo significa che milioni di utenti potrebbero inconsapevolmente esporre i propri file sensibili – dai documenti lavorativi alle informazioni personali – a potenziali violazioni.
E mentre Microsoft tace, cresce il sospetto che il problema sia più diffuso di quanto si voglia ammettere.

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Come difendersi da Copilot? Meglio disattivarlo
In attesa di un chiarimento ufficiale da parte di Redmond, gli esperti consigliano di disattivare temporaneamente Copilot per evitare fughe di dati. La procedura è semplice:
- Clic con il tasto destro sulla barra delle applicazioni.
- Seleziona “Impostazioni della barra delle applicazioni”.
- Disattiva l’opzione “Copilot (anteprima)”.
Attenzione però: in alcune versioni il pulsante potrebbe non essere visibile. In questi casi si potrebbe procedere con una disattivazione tramite il registro di sistema, ma è una soluzione rischiosa e non adatta a utenti non esperti.
E ora Copilot ascolta anche la tua voce… ma dove finisce l’audio?
Non bastasse il rischio dati, Microsoft ha recentemente attivato per gli utenti Insider una funzione che consente di risvegliare Copilot semplicemente dicendo: “Hey, Copilot!”. Sì, l’assistente ora ti ascolta.
Sebbene Microsoft rassicuri che l’audio viene elaborato solo localmente fino al comando attivante e poi trasmesso al cloud, restano seri dubbi sulla reale gestione delle registrazioni. Si apre dunque un altro capitolo: l’IA sempre in ascolto è davvero “centrata sulla privacy” come dicono?
La funzionalità è per ora disponibile solo in inglese e per dispositivi configurati con questa lingua, ma presto potrebbe arrivare anche in italiano. E qui la domanda è inevitabile: siamo pronti a convivere con un sistema operativo che sa sempre cosa diciamo e cosa facciamo?
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