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Creato il primo microchip 2D funzionante al mondo

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I ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) hanno deciso di portare al limite assoluto la tendenza verso semiconduttori più piccoli, creando il primo microchip 2D funzionale al mondo. Il risultato è stato ottenuto grazie a un nuovo metodo di integrazione dei materiali 2D.

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Gli scienziati hanno fabbricato il materiale 2D – nitruro di boro esagonale (h-BN) su un foglio di rame – e lo hanno trasferito sul microchip con un processo a umido a bassa temperatura. Gli elettrodi sono stati poi formati sulla parte superiore utilizzando l’evaporazione sotto vuoto e la fotolitografia convenzionali. In questo modo è stato creato un array di 5×5 celle con un transistor e un memristor collegati in una matrice con barre trasversali.

“Ci siamo proposti di migliorare la disponibilità tecnologica di dispositivi e circuiti elettronici basati su materiali 2D, utilizzando come base i chip CMOS convenzionali basati sul silicio e le tecniche standard di fabbricazione dei semiconduttori”, hanno dichiarato gli autori dello studio.

Il team sta attualmente lavorando per migliorare le prestazioni e la diffusione dei microchip 2D. Ritiene che tali chip sottili potrebbero essere utilizzati negli smartphone flessibili e nell’elettronica indossabile, nei dispositivi medici e nei sistemi di sicurezza, ma la loro integrazione richiederà molto tempo.

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