Dalla Svezia arriva il superlaser che moltiplica la trasmissione dei dati per 10

Immagina un laser capace di trasmettere dieci volte più dati rispetto a quelli attuali. Non è fantascienza, ma realtà: un team di ricercatori della Chalmers University of Technology, in Svezia, ha appena presentato una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare il modo in cui utilizziamo la luce per comunicare, analizzare e persino curare.
Il protagonista di questa innovazione è un nuovo tipo di amplificatore laser, e il suo potenziale è davvero impressionante. Gli scienziati parlano già di “superlaser”, e a giudicare dai numeri, il termine non sembra affatto esagerato.
Alla base c’è un principio chiamato Four-Wave Mixing, o FWM per gli addetti ai lavori. In parole semplici, si tratta di una tecnica che consente di generare nuove onde luminose combinando le frequenze di quelle esistenti. Il risultato? Un notevole ampliamento della banda di trasmissione del laser: si passa da 30 a 300 nanometri, con un aumento esponenziale della quantità di dati trasferibili in un solo colpo.

Ma non è solo questione di numeri. A rendere possibile tutto ciò è anche la scelta dei materiali: l’amplificatore è realizzato in ceramica temprata, un materiale capace di resistere a temperature molto elevate. Inoltre, la sua struttura interna sfrutta guide d’onda a spirale, un piccolo trucco ingegneristico che consente di allungare i percorsi ottici all’interno del dispositivo senza aumentarne le dimensioni. Questo significa che è possibile inserire più amplificatori su un singolo chip, aumentando ancora di più l’efficienza del sistema.
Leggi anche:
Per il momento, il nuovo amplificatore funziona nella gamma di lunghezze d’onda tra 1400 e 1700 nm, tipica delle applicazioni in fibra ottica. Ma i ricercatori non si fermano qui: il passo successivo sarà testarlo su frequenze diverse, come quelle della luce visibile (da 400 a 700 nm) e dell’infrarosso più profondo (fino a 4000 nm).
Se questi esperimenti daranno i risultati sperati, le applicazioni potrebbero essere enormi e andare ben oltre il mondo delle telecomunicazioni.

Le possibilità sono tante, e alcune davvero affascinanti. In medicina, ad esempio, potrebbero essere utilizzati per laser chirurgici più precisi ed efficaci. Nell’olografia, per creare immagini tridimensionali nitide e realistiche. E nella spettroscopia, per analizzare materiali e sostanze con un livello di dettaglio mai visto prima.
Insomma, quella sviluppata in Svezia non è solo una miglioria tecnica: è un passo avanti che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui comunichiamo, studiamo e costruiamo le tecnologie del futuro.
E chissà, magari tra qualche anno sentiremo parlare di questi “superlaser” non solo nei laboratori, ma anche nelle nostre case, nei nostri ospedali e persino nei nostri smartphone.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Telegram: t.me/guruhitech
- X (Twitter): x.com/guruhitech1
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Che ne pensi di questa notizia? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo guruhitech@yahoo.com.
Scopri di più da GuruHiTech
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.