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Ecco perché Google Play eliminerà un sacco di app

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La scorsa settimana ho anticipato che Google Play Store eliminerà le applicazioni che non soddisfano gli attuali requisiti e capacità di Android. Ma quali programmi verranno rimossi?

A partire dal 1° novembre, tutte le app ottimizzate per l’API vecchia di due anni saranno nascoste da Google Play. Gli utenti non potranno trovarli nel catalogo e installarli sugli smartphone. Perché? 

Nell’autunno del 2022, l’attuale versione del “robot verde” sarà Android 13, che corrisponde al livello API 33. Le applicazioni focalizzate sul livello 29 (Android 10) saranno considerate obsolete. E ogni novembre, questa linea rossa comincerà a spostarsi di un livello in avanti.

Per i dispositivi che hanno funzionato su Android due o più anni fa, non cambierà nulla. Le applicazioni obsolete rimarranno anche con coloro che le hanno già scaricate in precedenza: ciò è necessario per gli aggiornamenti o la reinstallazione.

Perché è necessario?

Google ritiene che gli utenti dei moderni smartphone “si aspettino di realizzare il pieno potenziale” dell’ultima versione del sistema operativo. Ciò è particolarmente vero per i meccanismi di privacy e sicurezza. Quindi, negli ultimi due anni, il “robot verde” ha aggiunto un indicatore di accesso alla telecamera e al microfono, posizione approssimativa e autorizzazioni una tantum. Le utilità legacy non sono compatibili con alcune di queste funzionalità.

In passato, anche applicazioni note ignoravano le API pertinenti. Ad esempio, ai tempi di Android 8.0,il client di Facebook era indietro di due anni per rimanere costantemente in background, piuttosto che seguire nuovi requisiti più severi. Ora non funzionerà.

Non è la prima iniziativa del genere

Google Play ha già in atto regole che non consentiranno app aggiornabili destinate all’API Android di due anni fa. Ma questo requisito non ha alcun effetto su programmi fortemente obsoleti e, in una certa misura, toglie persino l’incentivo agli sviluppatori per supportare i loro progetti.

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