Il piano B di Facebook e Snapchat per tracciare gli utenti

In che modo Facebook e Snapchat continuano a monitorare gli utenti? È molto semplice: non collegano più i dati agli account. In precedenza, queste piattaforme potevano determinare che a tale oa quella persona piaceva una cosa particolare, risultando in annunci mirati. Oggi le piattaforme raccolgono e condividono dati, ma assicurano che lo facciano in modo anonimo.

Il Financial Times spiega che la posizione di Apple è stata il risultato di un cambiamento non riconosciuto che consente alle aziende di seguire un’interpretazione molto più libera della sua controversa politica sulla privacy. Apple ha detto agli sviluppatori che non possono ricavare dati da un dispositivo nel tentativo di identificarlo in modo univoco, cosa che gli sviluppatori hanno interpretato nel senso che possono ancora osservare “segnali” e comportamenti, invece, gruppi di utenti, consentendo a quei gruppi di ricevere comunque annunci mirati.

Apple non ha approvato esplicitamente queste tecniche, ma consentono a terze parti di tracciare e analizzare gruppi di utenti, indipendentemente dal fatto che abbiano acconsentito o meno al tracciamento. Inoltre, il produttore di iPhone continuerà a fidarsi delle app per raccogliere dati a livello di utente come indirizzo IP, posizione, lingua, dispositivo e dimensioni dello schermo anche se alcune di queste informazioni vengono trasmesse agli inserzionisti.

Condivisione dei dati con gli inserzionisti

Gli investitori di Snapchat hanno appreso che il social network intende condividere i dati dei suoi 306 milioni di utenti (anche quelli che hanno rifiutato il monitoraggio dell’iPhone) con gli inserzionisti. L’azienda vuole che i suoi partner abbiano una visione più completa e in tempo reale del successo delle campagne pubblicitarie.

In Facebook è in corso uno sforzo pluriennale per ricostruire l’infrastruttura pubblicitaria utilizzando dati più aggregati o anonimi.