News

Facebook invita agli utenti ad inviare le proprie foto di nudo

Condividi l'articolo

Sembra uno scherzo, ma è tutto vero. La piattaforma di Mark Zuckerberg, oggi nota come Meta, torna a far parlare di sé con un’idea tanto ambiziosa quanto inquietante: chiedere agli utenti di inviare foto e video intimi di se stessi per prevenire la diffusione di “revenge porn” sulle sue piattaforme. Sì, hai capito bene: per “proteggerci”, Meta vuole anche i nostri nudi.

Il progetto che divide: sicurezza o follia?

Secondo NBC News, Meta ha co-sviluppato con alcune ONG un sistema per combattere la condivisione non consensuale di contenuti intimi. L’iniziativa si chiama StopNCII.org (Stop Non-Consensual Intimate Images) ed è rivolta agli adulti sopra i 18 anni che temono che un’immagine intima possa essere condivisa o lo sia già stata.

Lo strumento assegna alle immagini caricate un “hash”, ovvero un’impronta digitale che consente al sistema di riconoscere e bloccare eventuali future condivisioni del materiale, senza che l’immagine stessa venga salvata o vista da altri.

Ma ci si può davvero fidare?

Meta assicura che le foto non lasciano mai il dispositivo dell’utente, e che solo l’hash (un codice numerico) viene condiviso con la piattaforma. Le aziende partner, tra cui anche altre big tech, utilizzano questi hash per impedire che le stesse immagini vengano caricate altrove.

Ma dopo anni di scandali sulla privacy, fughe di dati e politiche opache, in molti si chiedono: chi si fiderebbe davvero a mandare i propri nudi a un sistema creato da Facebook? Nonostante tutte le garanzie dichiarate, l’idea stessa di inviare contenuti intimi per proteggersi potrebbe rivelarsi una trappola.

“Un cambiamento epocale” o solo un’altra mossa di PR?

Sophie Mortimer, portavoce della Revenge Porn Helpline, ha definito l’iniziativa “un cambiamento epocale nel modo in cui le persone possono proteggersi dalla diffusione non consensuale di immagini intime”. Ma molti utenti restano scettici: in un mondo dove la fiducia verso i colossi del web è ai minimi storici, questa strategia può davvero funzionare?

Facebook sotto accusa, ancora una volta

L’annuncio arriva mentre Facebook è già nel mirino per altre gravi accuse. Secondo un recente sondaggio, la piattaforma danneggia 1 utente su 8, alimentando dipendenze, disinformazione e violazioni della privacy. L’ennesima iniziativa che, sotto una patina “etica”, potrebbe nascondere altri interessi meno nobili.

Fonte

Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:

Esprimi il tuo parere!

Ti fideresti a mandare le tue foto intime ad una piattaforma così controversa come Facebook? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.

Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].


Scopri di più da GuruHiTech

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments