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Gli hacker violano il codice sorgente di FIFA 21 e chiedono il riscatto

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Il gruppo di hacker dietro la violazione dei dati di EA il mese scorso ha rilasciato tutti i file che ha rubato al produttore di videogiochi dopo non essere riuscito a estorcere alla società o a trovare un acquirente di terze parti.

Come riportato da The Record, gli hacker hanno recentemente pubblicato 751 GB di dati compressi EA, incluso il codice sorgente di FIFA 21, in un forum di hacking clandestino.

Per chi non lo conoscesse, i dettagli della violazione dei dati di EA sono emersi per la prima volta online a giugno, quando gli hacker hanno pubblicato un thread su un forum di hacking in cui affermavano di essere in possesso di codice sorgente, SDK e altri strumenti aziendali proprietari.

Poiché EA è un gigante nel settore dei videogiochi che ha generato $ 5,54 miliardi di entrate solo nel 2020, gli hacker credevano di poter ottenere un grande guadagno vendendo i loro dati rubati.

Tentativo di estorsione fallito

Dopo che il tentativo di vendere i dati online è fallito, gli hacker hanno quindi tentato di estorcere denaro alla stessa azienda EA. Secondo un rapporto di Motherboard, gli hacker hanno chiesto alla società di pagare una somma non divulgata per impedire che i suoi dati proprietari venissero divulgati in rete. Gli hacker sono arrivati ​​persino a chiedere ai media di “consegnare un messaggio di estorsione direttamente a EA per loro conto”.

EA si è rifiutata di rispondere alle richieste degli hacker, motivo per cui ora ha scaricato 751 GB di dati compressi dell’azienda su un forum di hacking online.

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The Record è stato in grado di ottenere una copia di questi dati e, dopo aver esaminato i file trapelati, ha scoperto che contenevano il codice sorgente di FIFA 21 e gli strumenti utilizzati per supportare i servizi lato server di EA. I dati trapelati sono ora ampiamente diffusi anche sui siti torrent.

In una dichiarazione a The Record, un portavoce di EA ha fornito un aggiornamento sulla situazione spiegando che “nessun dato del giocatore è stato visualizzato” a seguito della violazione dei dati, affermando:

In seguito all’incidente, abbiamo già apportato miglioramenti alla sicurezza e non ci aspettiamo alcun impatto sui nostri giochi o sulla nostra attività. Stiamo lavorando attivamente con le forze dell’ordine e altri esperti in questa indagine penale in corso.

Il mio parere

Come riportato nell’articolo, non essendoci dati importanti, la vendita e il riscatto non hanno avuto il risultato che gli hacker si sarebbero aspettati. Il codice sorgente di FIFA 21, potrebbe tornare utile alle aziende produttrici di videogames ma anche in questo caso, EA non avrebbe nulla da temere.

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Che ne pensi di questa assurda vicenda? Ha fatto bene EA a snobbare la richiesta di riscatto da parte degli hacker che hanno violato il codice sorgente di FIFA 21? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso.

Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].

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