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Google continua a spiare gli utenti e si becca una maxi multa

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Questa volta la cifra ammonta a ben 400 milioni di dollari

Non è affatto una novità che Google continui a spiare i suoi utenti e già nel 2018, l’Associated Press ha indagato sulla raccolta di informazioni sugli utenti Android, anche quando tale funzione era disattivata su un dispositivo. Dopo diversi anni di indagini, l’azienda ha accettato di pagare una multa salata, ammettendo di aver effettivamente “spiato” i dispositivi con il sistema operativo mobile più diffuso.

Tecnicamente, i proprietari di gadget Android possono vietare o consentire ai servizi di marca (come Google Maps) di raccogliere informazioni sulla loro posizione. A tal fine, nelle impostazioni del sistema operativo, è necessario selezionare gli scenari in cui l’app terrà traccia della geolocalizzazione: in modo permanente, solo quando si utilizza il programma, mai. Tuttavia, un’indagine avviata nel 2018 ha rivelato che la funzione funziona effettivamente in modo diverso.

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Secondo i giornalisti, le informazioni sulla posizione venivano inviate ai server di Google indipendentemente dalle scelte dell’utente. Inoltre, l’azienda ha raccolto informazioni attraverso l’app meteo e ha tracciato la geolocalizzazione durante una ricerca su Google. Il 15 novembre 2022 l’azienda ha riconosciuto la violazione e ha accettato di pagare un risarcimento, il cui importo totale ammonta a quasi 400 milioni di dollari per le richieste di risarcimento provenienti da 40 stati degli USA.

Gli analisti del settore ipotizzano che la pesante multa costringerà l’azienda a rivedere il modo in cui raccoglie le informazioni sensibili sui dispositivi degli utenti.

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