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Google, Netflix e OnlyFans in allerta: chiuso il progetto che violava Widevine

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Il sistema Widevine di Google, cuore della protezione DRM usata da colossi come Netflix, Disney+, Amazon Prime Video e OnlyFans, è di nuovo sotto i riflettori. Questa settimana, dopo un reclamo formale di OnlyFans, GitHub ha chiuso un progetto che permetteva di eludere Widevine e scaricare contenuti protetti senza restrizioni.

I DRM sono da anni l’arma scelta dalle piattaforme per difendere i loro cataloghi milionari. Non solo regolano chi può accedere ai contenuti, ma decidono anche come e quando questi possono essere fruiti. Eppure, come dimostra la presenza costante di film e serie piratate online, anche le migliori difese possono essere aggirate.

Repository del progetto CDRM prima della sospensione

Widevine, presente in browser come Chrome e Firefox, su Android, sulle console e su miliardi di dispositivi, non è un’eccezione. Già nel 2020 Google aveva dovuto combattere contro estensioni come Widevine L3 Decryptor, capaci di intercettare chiavi di decodifica al volo. Ma il problema non è mai scomparso.

Ora tocca al progetto CDRM, rimosso da GitHub dopo una notifica DMCA inviata da Fenix International, società madre di OnlyFans. Secondo il reclamo, i repository contenevano codice progettato appositamente per aggirare il DRM: istruzioni dettagliate per impersonare un lettore video, recuperare i token segreti e salvare i file come normali MP4.

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GitHub ha seguito la procedura standard, contattando gli sviluppatori coinvolti per dare loro la possibilità di modificare i file. Ma nonostante questo, il repository principale e sei fork sono stati completamente sospesi. Un segnale che il reclamo di Fenix era solido e difficilmente contestabile.

Il repository del progetto CDRM non esiste più

Curiosamente, Fenix ha anche fornito a GitHub i dati di contatto di alcuni responsabili, cosa rara nei reclami DMCA, dimostrando quanto seriamente l’azienda stia prendendo la violazione dei suoi contenuti protetti.

Sebbene il progetto sia già riemerso altrove, su cdm-project.com, resta da vedere quanto a lungo riuscirà a sfuggire alla prossima ondata di chiusure.

Dietro a questi scontri legali c’è un tema sempre più attuale: quando i DRM diventano troppo rigidi o limitano l’accesso ai contenuti acquistati, sono gli utenti onesti a pagare il prezzo più alto.
I pirati, come sempre, trovano una strada. E intanto la frustrazione dei consumatori cresce.

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Rino
Rino
21 giorni fa

https://github.com/TPD94/CDRM-Project-2.0