Google sta testando il blocco dei contenuti in Canada
La nuova frontiera della censura
Google di Alphabet Inc. sta effettuando dei test per bloccare l’accesso ai contenuti giornalistici per alcuni utenti canadesi, come ha confermato mercoledì la società, in quello che afferma essere un test per una potenziale risposta alla legge governativa sulle notizie online.
L’“Online News Act”, o disegno di legge C-18 della Camera dei Comuni, introdotto ad aprile dal governo liberale di Justin Trudeau, stabilisce regole per costringere piattaforme come Facebook e Google di Meta a negoziare accordi commerciali e a pagare gli editori di notizie per i loro contenuti.
“Stiamo testando brevemente le potenziali risposte dei prodotti al disegno di legge C-18 che hanno un impatto su una percentuale molto piccola di utenti canadesi. Eseguiamo migliaia di test ogni anno per valutare qualsiasi potenziale modifica alla ricerca”, ha dichiarato un portavoce di Google in una dichiarazione inviata via e-mail a Reuters.
Il gigante tecnologico ha confermato che i test limitati nel tempo, che hanno un impatto su un campione casuale di meno del 4% degli utenti in Canada, “limitano la visibilità delle notizie canadesi e internazionali in misura variabile”.
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“I canadesi devono avere accesso a notizie di qualità e basate sui fatti a livello locale e nazionale, ed è per questo che abbiamo introdotto l’Online News Act. I giganti tecnologici devono essere più trasparenti e responsabili nei confronti dei canadesi”, ha dichiarato la portavoce.
L’anno scorso, Facebook ha avvertito che avrebbe potuto bloccare la condivisione di contenuti giornalistici sulla sua piattaforma in Canada a causa delle preoccupazioni legate alla legislazione che obbligherebbe le piattaforme digitali a pagare gli editori di notizie.
Una legge australiana simile, entrata in vigore nel marzo 2021 dopo che i colloqui con le grandi aziende tecnologiche avevano portato a un breve blocco dei feed di notizie di Facebook nel Paese, ha in gran parte funzionato, secondo un rapporto del governo.
L’industria canadese dei media ha fatto pressione contro Facebook e ha chiesto al governo una maggiore regolamentazione delle aziende tecnologiche, per consentire al settore di recuperare le perdite finanziarie subite negli anni in cui Facebook e Google hanno guadagnato costantemente una maggiore quota di mercato della pubblicità.
Dal 2008 in Canada hanno chiuso più di 450 testate giornalistiche, di cui 64 negli ultimi due anni.
Il mio parere
Non prendiamoci in giro e non pensiamo che questa sia una misura preventiva per bloccare le fake news. Questo è solo un vile metodo per limitare al massimo la divulgazione di notizie “scomode” al regime. Per fortuna, chi cerca la verità, può sempre affidarsi a piattaforme decentralizzate come Telegram!
Naturalmente, anche qui, è sempre importante riuscire a distinguere le fonti attendibili dai disinformatori e i siti clickbait.
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