Governatore di New York ordina il monitoraggio dei social media per identificare le critiche a Israele come “discorsi di odio”
Il governatore di New York, Kathy Hochul, ha ordinato il monitoraggio dei social media per identificare le critiche a Israele come “discorsi di odio”.
Questa decisione è stata presa per contrastare l’aumento degli episodi di molestie, in particolare contro le comunità ebraiche e musulmane. Tuttavia, molti vedono questa mossa come un tentativo di limitare la libertà di espressione dei cittadini.
Il governatore ha annunciato piani per potenziare il personale del Joint Terrorism Task Force (JTTF) dell’FBI e destinare ulteriori 2,5 milioni di dollari alla polizia dello Stato. L’obiettivo è monitorare i discorsi di odio sui social media e identificare incitamenti alla violenza e minacce dirette.
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Nonostante il crescente numero di reati di odio, le indagini sui crimini di odio mostrano una diminuzione complessiva del 9% rispetto all’anno precedente. Questo non è il primo tentativo del governatore di monitorare i discorsi online. Una legge dello Stato di New York che affronta la “condotta odiosa” online è stata precedentemente bloccata da un giudice che l’ha dichiarata incostituzionale.
Il giudice ha sostenuto che la legge violava il Primo Emendamento limitando la libertà di espressione degli utenti e costringendo i social media a sostenere la definizione dello Stato di condotta odiosa.
L’allocazione di 2,5 milioni di dollari alla polizia dello Stato di New York supporterà l’impiego di 10 investigatori aggiuntivi in ​​aree chiave come New York City, Albany, Buffalo e Rochester.
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Questo investimento mira a contrastare ogni forma di odio, soprattutto dopo gli attacchi terroristici di Hamas, che sono stati accompagnati da un aumento degli episodi antisemiti e islamofobi.
Il potenziamento delle risorse per il JTTF e il New York State Intelligence Center Counter-Terrorism Center rappresenta un passo cruciale per garantire la sicurezza dei cittadini di New York da minacce sia nazionali che internazionali.
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