Governo USA fa causa a TikTok per violazioni della privacy dei minorenni
Il governo degli Stati Uniti ha intrapreso un’azione legale contro l’app di condivisione video cinese TikTok, accusandola di aver ripetutamente violato la legge sulla protezione della privacy dei minori online (COPPA) del 1998.
Secondo la denuncia presentata dal Dipartimento di Giustizia (DOJ) e dalla Federal Trade Commission (FTC), TikTok avrebbe immagazzinato dati come indirizzi email di utenti con meno di 13 anni, permesso loro di creare account regolari e rifiutato le richieste dei genitori di cancellare gli account dei loro figli minori. Inoltre, l’app avrebbe raccolto e conservato informazioni da questi giovani utenti senza informare o ottenere il consenso dei loro genitori.
Nonostante TikTok offra una versione limitata chiamata “Modalità bambini”, la denuncia afferma che i minorenni target sono comunque in grado di creare, visualizzare e condividere video e messaggi con altri utenti, inclusi adulti, al di fuori dei limiti della versione child-friendly.
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“TikTok ha consapevolmente e ripetutamente violato la privacy dei bambini, mettendo a rischio la sicurezza di milioni di minori in tutto il paese”, ha dichiarato Lina Khan, presidente della FTC. “La FTC continuerà a utilizzare appieno le proprie autorità per proteggere i bambini online, soprattutto mentre le aziende dispiegano strumenti digitali sempre più sofisticati per sorvegliare i minori e trarre profitto dai loro dati.”
TikTok ha respinto tutte le accuse, affermando di essere “orgogliosa dei suoi sforzi per proteggere i bambini” e di offrire esperienze adatte all’età con rigorose salvaguardie, rimuovere proattivamente gli utenti sospettati di essere minorenni e aver lanciato funzionalità come limiti predefiniti di tempo sullo schermo e ulteriori protezioni sulla privacy per i minori.
Questa causa legale rappresenta un’ulteriore escalation del conflitto tra il governo USA e TikTok, che è già stata al centro di critiche bipartisan per presunti rischi alla sicurezza nazionale e la diffusione di contenuti dannosi, soprattutto per i giovani.
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