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Hollywood, Netflix e Amazon vincono in tribunale: sentenza record contro la pirateria

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Un colpo durissimo alla pirateria IPTV arriva dalla California, dove un giudice federale ha condannato Zachary DeBarr, residente a Murrieta, a pagare 15 milioni di dollari di risarcimento per aver gestito il servizio illegale Outer Limits.

L’azione legale, portata avanti da Netflix, Amazon, Disney, Apple, Paramount e altri membri dell’Alliance for Creativity and Entertainment (ACE), ha colpito uno dei servizi IPTV pirata più noti negli Stati Uniti. Outer Limits offriva oltre 4.000 canali live e un catalogo VOD con più di 13.000 film e 3.000 serie TV, il tutto senza alcuna licenza.

Dal canale YouTube al servizio pirata

Secondo i documenti processuali, DeBarr ha iniziato nel 2017 vendendo Firestick modificati per l’accesso a contenuti pirata, per poi passare alla rivendita di abbonamenti e infine creare il proprio servizio IPTV. La promozione avveniva anche attraverso il canale YouTube iTrustStream, con oltre 100.000 iscritti.

Nonostante la gravità delle accuse, DeBarr e la sua società iLockSports LLC non si sono presentati in tribunale, aprendo la strada a un giudizio in contumacia. Gli studi hanno chiesto – e ottenuto – il massimo previsto dalla legge: 150.000 dollari per ognuna delle 100 opere protette coinvolte nella causa.

Il giudice Josephine Staton ha definito la violazione “grave e deliberata”, sottolineando come DeBarr avesse già ricevuto ordini di cessare l’attività nel 2020, salvo poi riaprirla nel 2021 ignorando ogni avvertimento.

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Stop definitivo (almeno sulla carta)

Oltre al maxi risarcimento, la sentenza prevede un’ingiunzione permanente che vieta a DeBarr di riprendere qualunque attività di distribuzione non autorizzata, imponendogli anche la cessione dei domini outerlimitsiptv.com e outerlimitshosting.net.

La giudice ha chiarito:

“La condotta degli imputati dimostra un’elevata probabilità di recidiva. La Corte ritiene necessario un intervento deciso per tutelare i diritti d’autore.”

Un messaggio per l’intero settore

Hollywood spera che questa condanna milionaria funga da deterrente per altri operatori pirata. Tuttavia, il fenomeno IPTV illegale rimane diffuso e resistente ai singoli interventi.

Non è l’unico caso in corso: gli stessi studi stanno perseguendo in Pennsylvania Brandon Weibley, presunto gestore di altri servizi pirata come Shrugs e Zing.

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