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I bot maligni stanno conquistando Internet con lo spam e il crimine informatico

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Secondo un rapporto della società californiana di sicurezza informatica Imperva, i bot maligni alimentati dall’intelligenza artificiale hanno imitato il comportamento umano per commettere crimini informatici e inviare messaggi spam negli ultimi 10 anni. Nel 2022, il 47,4% del traffico Internet è stato generato da bot anziché da esseri umani. Questi bot hanno contribuito al 30,2% del traffico Internet totale nel 2022, in aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Inoltre, il rapporto ha rivelato che il 66,6% del traffico Internet totale è stato generato da bot che inviano e-mail indesiderate e rubano dati con l’aiuto della tecnologia AI.

Il rapporto ha anche affermato che, nonostante il loro nome, anche i bot “buoni” possono causare problemi, poiché possono distorcere le analisi web e di marketing, rendendo estremamente difficile per le organizzazioni prendere decisioni informate. Inoltre, il rapporto ha evidenziato un aumento del 70% delle violazioni dei dati e del 40% degli attacchi di takeover degli account, entrambi alimentati dall’AI.

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Il rapporto ha inoltre sollevato preoccupazioni sull’evoluzione dei bot con l’avvento dell’AI generativa, che potrebbe portare a un’evoluzione ancora più rapida e preoccupante della tecnologia nei prossimi 10 anni. Secondo il vicepresidente senior di Imperva, Karl Triebes, i criminali informatici si concentreranno sempre di più sull’attacco alla logica di business delle applicazioni con l’automazione sofisticata, aumentando così l’impatto finanziario e la destabilizzazione delle aziende causato dai bot maligni.

Inoltre, il rapporto ha sollevato preoccupazioni sulle possibili tendenze di bias dei bot, anche se originariamente programmati per non avere alcuna inclinazione. Un ricercatore ha scoperto che i sistemi di moderazione dei contenuti automatizzati di OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT, tendono a trattare i discorsi d’odio in modo diverso a seconda dei gruppi demografici presi di mira. I commenti negativi sui democratici, le donne, le persone disabili, i gay, i transgender, gli asiatici, i neri o i musulmani avevano maggiori probabilità di essere segnalaticome offensivi rispetto a quelli su gruppi come i cristiani, i mormoni, le persone magre o i ricchi.

Il rapporto solleva preoccupazioni sull’utilizzo dei bot alimentati dall’AI come “superpoteri” per commettere attività illegali e sulla possibile presenza di tendenze di bias nei sistemi di intelligenza artificiale. Il fatto che i bot siano in grado di imitare il comportamento umano e generare testo simile a quello umano fa sì che i criminali informatici possano utilizzarli per mascherare le loro attività.

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