I cartelli della droga messicani reclutavano bambini tramite chat di gioco
I cartelli della droga reclutano i bambini nelle bande usando le chat room in GTA V, Free Fire e Call of Duty. Il viceministro messicano della Pubblica Sicurezza Ricardo Mejia ha parlato dello schema criminale durante una conferenza stampa.
Questa settimana, il governo messicano ha annunciato il salvataggio di tre bambini. Gli aggressori li hanno contattati nella chat di Free Fire e, fingendosi dei novellini, hanno chiesto loro di aiutarli ad abituarsi al gioco. È così che i criminali si sono hanno abboccato alla trappola. Dopo aver stabilito un contatto, i reclutatori hanno offerto un lavoro part-time neanche tanto oneroso: ascoltare le frequenze della polizia.
Per due settimane di intercettazioni i criminali promettevano di pagare 16mila pesos (circa 680 euro).
Per fortuna, i ragazzi sono stati trovati dalla polizia prima di salire a bordo dell’autobus nello stato meridionale di Oaxaca. Ricardo Mejia ha osservato che il rapimento dei giovani non è un caso isolato. Le autorità hanno informazioni che i cartelli della droga potrebbero utlizzare anche altre chat di gioco oltre a quelle di Call of Duty, Gears of War e Grand Theft Auto V.
Ti potrebbe interessare:
Segui guruhitech su:
- Google News: bit.ly/gurugooglenews
- Instagram: instagram.com/guruhitech_official
- Telegram: t.me/guruhitech
- Facebook: facebook.com/guruhitechweb
- Twitter: twitter.com/guruhitech1
- Threads: threads.net/@guruhitech_official
- Bluesky: bsky.app/profile/guruhitech.bsky.social
- GETTR: gettr.com/user/guruhitech
- Rumble: rumble.com/user/guruhitech
- VKontakte: vk.com/guruhitech
- MeWe: mewe.com/i/guruhitech
- Skype: live:.cid.d4cf3836b772da8a
- WhatsApp: bit.ly/whatsappguruhitech
Esprimi il tuo parere!
Hai mai ricevuto offerte di lavoro nelle chat dei videogames? Lascia un commento nell’apposita sezione che trovi più in basso e se ti va, iscriviti alla newsletter.
Per qualsiasi domanda, informazione o assistenza nel mondo della tecnologia, puoi inviare una email all’indirizzo [email protected].
