I sensori di luce degli smartphone possono spiare gli utenti
Un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha scoperto che i sensori di luce degli smartphone possono essere utilizzati per raccogliere informazioni sensibili sugli utenti.
I sensori di luce sono utilizzati per misurare la quantità di luce presente nell’ambiente. Sono comunemente utilizzati negli smartphone per regolare la luminosità dello schermo.
I ricercatori hanno scoperto che i sensori di luce possono anche essere utilizzati per tracciare i movimenti degli utenti e le loro interazioni con lo schermo.
Nel loro studio, i ricercatori hanno condotto tre test. Nel primo test, hanno posizionato un manichino davanti a un tablet Android mentre le mani di diverse persone interagivano con lo schermo. I ricercatori sono stati in grado di raccogliere impronte digitali pixelate dagli utenti.
Nel secondo test, i ricercatori hanno dimostrato che gli hacker potevano registrare gradualmente i movimenti degli utenti, come lo scorrimento, lo zoom e la rotazione, alla velocità di un fotogramma ogni 3,3 minuti. Con un sensore più veloce, gli hacker potrebbero monitorare gli utenti in tempo reale.
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Nel terzo test, i ricercatori hanno dimostrato che anche guardare un video può essere pericoloso. La mano dell’utente si muoveva davanti al sensore mentre sullo schermo dello smartphone veniva riprodotto un cartone animato. Il sensore ha catturato sottili cambiamenti di intensità per ciascun fotogramma, producendo immagini che rivelavano il punto in cui è stato toccato lo schermo.
I ricercatori hanno proposto diversi modi per contrastare questa minaccia, tra cui:
- Controllare quali applicazioni possono accedere al sensore di luminosità .
- Limitare la precisione e la velocità del sensore.
- Allontanare il sensore dall’area di interazione diretta con l’utente.
- Posizionarlo sul lato del dispositivo dove non sarà in grado di registrare informazioni sui tocchi dello schermo.
I ricercatori hanno affermato che queste misure potrebbero aiutare a proteggere gli utenti dalla sorveglianza indesiderata.
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